Dentro il Var delle polemiche: 4 postazioni e 2 pulsanti magici
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Il presidente della Lega Serie A ha parlato in merito all'introduzione di nuove soluzioni per migliorare l'uso della tecnologia
La questione VAR si fa sempre più fitta e, con il passare delle giornate, diventa sempre più complicato trovare una quadra. Mentre le polemiche si fanno sempre più fitte, anche in Lega Serie A si sta lavorando per trovare una soluzione e fra quelle più in voga in questo momento spicca senza dubbio il "challenge". Una modalità che consentirebbe agli allenatori di chiamare l'intervento della sala multimediale per verificare casi limiti e che ha visto l'appoggio del presidente della Lega Lorenzo Casini, intervenuto a margine della presentazione dell'album Panini.
"Abbiamo discusso della possibilità del challenge, che ovviamente non risolve, ma sono tutte possibilità per migliorare - ha spiegato Casini mettendo sul piatto le varie soluzioni al vaglio -. Ricordo che l'anno scorso quando la Serie A ha predisposto un documento di proposte c'era un punto specifico sul Var che era quello di costante revisione del protocollo, proprio per cercare sempre più in modo collaborativo con l'Aia di ridurre quelli che sono i margini d'errore che ahimè possono comunque restare".
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Il dirigente romano ha difeso anche l'operato degli arbitri italiani, al centro delle polemiche dopo gli episodi di Inter-Verona e Salernitana-Juventus che ha portato a intervenire i vari rappresentanti delle società interessate: "Gli arbitri italiani restano un'eccellenza in ambito internazionale, purtroppo gli errori fanno parte dell'uomo, si tratterà di lavorare insieme per ridurre il margine. L'arbitro è il mestiere più difficile del mondo, parliamo di attimi e frazioni di secondo, il Var è uno strumento sempre migliorato negli anni, può migliorare ancora come l'audio Var e Open Var che sono strumenti che aiutano a capire il perché di queste scelte e di quello che viene detto" ha concluso Casini.