Sdegno e rabbia sui social proprio nel giorno in cui in Italia si registrano le prime vittime del contagio. Le scuse della curva
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Mentre l'Italia tocca da vicino l'incubo coronavirus, allo stadio Rigamonti di Brescia alcuni tifosi hanno intonato cori vergognosi accostando i napoletani proprio al terribile virus che ha iniziato a provocare delle vittime anche nel nostro Paese. Tutto è successo intorno alla mezz'ora di gioco di Brescia-Napoli, quando in Curva Nord alcuni ultrà delle Rondinelle hanno prima inneggiato al Vesuvio, come purtroppo succede spesso in diversi stadi italiani, e poi hanno cantato per quattro minuti di fila "Napoletani coronavirus", associando i partenopei al contagio e lasciando tutti di stucco.
Una trovata decisamente di pessimo gusto, che, proprio nel giorno in cui in Italia si registrano le prime vittime del contagio, sui social ha provocato subito sdegno, rabbia e incredulità non solo tra i supporter napoletani. L'ennesimo esempio di stupidità in curva per cui in tanti ora si aspettano una punizione esemplare.
LE SCUSE DELLA CURVA DEL BRESCIA: "SOLO UNO SFOTTO'"
"Il nostro voleva solo essere uno sfottò goliardico con cori che ci sono da 50 anni a questa parte e che non hanno mai fatto del male a nessuno... Ci rendiamo conto però di avere sbagliato dato che il nostro Paese sta affrontando il possibile sviluppo di questo male e chiediamo scusa alle famiglie italiane coinvolte". Questo il comunicato diramato dalla Curva Nord del Brescia che ieri sera aveva fatto partire il coro "Napoli Coronavirus" all'indirizzo dei tifosi partenopei.