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LA POSIZIONE

Viabilità e ambiente, la politica concorda: no agli stadi di Milan e Inter, avanti con San Siro

Viabilità e danni ambientali, i politici della regione Lombardia concordano sulle criticità dei nuovi impianti

18 Lug 2024 - 18:35
 © Getty Images

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Si' alla ristrutturazione di San Siro e no alla costruzione dei nuovi stadi di Milan e Inter a San Donato e Rozzano. La politica regionale, da destra e sinistra, sembra concordare su questo dopo l'audizione dei comitati contrari a nuovi impianti che potrebbero sorgere nell'hinterland di Milano, a sud della città. Progetti, come hanno spiegato, che presentano in entrambe le aree delle criticità legate soprattutto alla viabilità e all'ambiente, con il rischio di creare "danni incalcolabili" in aree di "grande valore naturalistico".

Il futuro del Meazza continua dunque a far discutere: "I comitati contrari ai nuovi stadi di Milan e Inter a San Donato e Rozzano hanno confermato tutte le criticità emerse dal punto di vista urbanistico, viabilistico e ambientale" afferma il consigliere regionale di FdI Marco Bestetti per il quale l'alternativa esiste "ed è quella di mantenere le squadre a Milano nella Scala del calcio", ossia a San Siro, con i club che, quindi, dovrebbero "abbandonare i fanta-progetti di improbabili cattedrali in mezzo ai campi".

Preoccupazione anche dal Pd tramite i consiglieri regionali Pietro Bussolati e Simone Negri per l'impatto sul Sud Milano: "Per la mobilità sarebbe la paralisi". Per quanto riguarda il possibile stadio dell'Inter a Rozzano, i comitati ricordano che nella zona al confine con Assago è già presente il Forum, il Teatro Repower, il Centro direzionale Milano Fiori e un centro commerciale che attraggono "decine di migliaia di utenti" a cui si aggiungerebbero i 70.000 dello stadio col rischio di "portare al collasso l'attuale viabilità".

Diverse criticità anche a San Donato per il possibile nuovo stadio del Milan, visto che - hanno spiegato i comitati - la zona è racchiusa tra la ferrovia e l'autostrada e sarebbe necessaria "una nuova importante viabilità" per collegarla, oltre al fatto che sottrarre "circa 1 milione di metri quadrati di verde procurerebbe un danno incalcolabile all'ambiente in un'area prossima al Parco Agricolo Sud".

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