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LA REPLICA

Vieri, ma quale rosso: "Nessun problema col fisco, ora denuncio le falsità"

L'ex bomber, attraverso il legale, smentisce i guai con le sue società 

23 Ott 2024 - 11:00
 © Vieri

© Vieri

"Solo falsità contro di me e le mie società, nessuna esposizione col fisco e nessun conto in rosso. Ora denuncio!". Christian Vieri replica così dopo che martedì era circolata la notizia secondo cui l'ex bomber dell'Inter e della Nazionale dovrà sborsare 150.000 euro in tasse a seguito di contenziosi fiscali risalenti agli anni 2015, 2016 e 2017. Una cifra che avrebbe portato a 300 mila euro di rosso nei conti complessivi della "Forestale I Bifolchi", amministrata insieme alla mamma Christiane Rivaux. La "notizia riportata è falsa - chiarisce il legale di Bobo Vieri, l'avvocato Danilo Buongiorno - e ha contenuto apertamente diffamatorio". 

Con riferimento al fisco, precisa, "è semplicemente stata attuata per una società del Sig. Vieri (e per annualità pregresse) una semplice transazione consensuale e volontaria a fronte di un normale contenzioso (con formale contestazione da parte della società) e senza riconoscimento alcuno della benché minima responsabilità. La questione - aggiunge il difensore - peraltro è stata definita e risolta da tempo". Le frasi e le espressioni "gravissime illegittimamente adottate nei confronti del Sig. Christian Vieri e di riflesso alle sue società (falsamente accusate peraltro di esposizione bancarie del tutto inesistenti, anzi le stesse sono dotate di ampia solidità economica facilmente dimostrabile)", prosegue la nota dell'avvocato, "sono appunto false" ed "esiste inequivocabile prova documentale a favore del mio cliente". Bobo Vieri, quindi, diffida "chiunque, mio tramite - spiega il legale - di adottare espressioni sconvenienti e diffamanti o dal riportare fatti o avvenimenti inveritieri; sia in relazione alla sua sfera privata che societaria".

In caso di "reiterazione di tali gravi fatti si riserva di agire altresì in sede penale per il reato di diffamazione aggravata", "nonché civilmente peril risarcimento dei danni peraltro già da oggi ingiustamente subiti dallo stesso e dalle sue società di riferimento".

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