La Soprintendenza ha motivato la decisione: "Sussistono i requisiti di interesse culturale"
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Il futuro dello stadio di San Siro a Milano continua a tenere banco. Mentre Milan e Inter ormai da tempo stanno studiando soluzioni e location alternative per costruire il proprio nuovo stadio, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano ha spiegato le motivazioni del vincolo imposto sul "Meazza". "La costruzione del secondo anello - si legge - completa l'immagine di un vero e proprio stadio [...] e possono sussistere i requisiti di interesse culturale".
Non solo, nelle motivazioni è presente un altro passaggio importante: "La soluzione strutturale costituita da 132 portali, l'ossatura che sostiene gradinate, scale, rampe, ripiani e passerelle di servizio sono di particolare interesse, in particolare il disegno degli stessi che hanno la forma di due braccia tese in diagonale denominate in gergo 'elefante' e 'giraffa'" si legge nei documenti della Soprtintendenza, come visionato dall'Ansa.
Particolare interesse dunque suscita il secondo anello di San Siro: "[...] capacità degli autori di tradurre i vincoli tecnici in espressività, fortemente caratterizzato dalle rampe avvolgenti la costruzione in fasce plastiche di aggetti e rientranze e in alternanze di chiari e di scuri. Le stesse rampe assumono un suggestivo significato simbolico portando la folla, vero protagonista negli stadi, fin sulle pareti".
"Per quanto premesso, questa Soprintendenza ritiene che, per il secondo anello, possano sussistere i requisiti di interesse culturale semplice necessari per una verifica positiva ai sensi degli artt. 10 e 12 del DLgs n. 42/2004 e successive modifiche", conclude la Soprintendenza.