Così è stato anche nel 2021
Ogni anno, qualunque cosa stia succedendo in Formula 1 o nel mondo, i motori da corsa si accendono su di una tranquilla cittadina del nord-ovest francese con un nome diventato mito: Le Mans. Tra la luci del giorno e l’oscurità della notte, viene scritto un nuovo capitolo dell’epica motoristica. Così è stato anche nel 2021, ad Agosto, non a Giugno come tradizione vuole, perché viviamo tempi non normali. La 24 ore è l’essenza delle corse automobilistiche: velocità, sviluppo tecnologico, competizione, durata, coraggio, resistenza, lavoro di squadra, emozioni, follia.
Le Mans è quel luogo dove si valorizza al massimo il motto olimpico “l’importante non è vincere, è partecipare” fino alla bandiera a scacchi. Arrivare in fondo, non è come-una-vittoria, è una vittoria vera e propria. Ma non solo. A Le Mans, storicamente, chi vince diventa un eroe che ha avuto la meglio contro o grazie all’unica forza imprescindibile dell’accadere: il destino. Destino che a volte sembra contro, a volte sembra a favore, ma che sotto la bandiera scacchi è l’unico che divide vinti e vincitori.