“All or nothing: Tottenham Hotspur” lo dimostra
All or Nothing: Tottenham Hotspur rispecchia perfettamente la svolta che lo sport ha preso dall’avvento delle pay-tv. È l’emblema di un calcio ormai americanizzato, in cui le telecamere all’interno degli spogliatoi sono considerate un fatto usuale e in cui, addirittura, ci è concesso assistere a un furibondo litigio tra un giocatore e un allenatore. In generale, guardando questa serie, si ha la sensazione di aver sprecato del tempo. A tenere in piedi il prodotto è soltanto José Mourinho, attore mediatico ossessionato dalla vittoria e perfettamente a suo agio in questo nuovo modello di calcio.
MOURINHO, ONE MAN SHOW
Si può dire con tranquillità: almeno davanti agli schermi, Mourinho è ancora il numero uno. Certo, i tempi delle conferenze stampa graffianti e provocatorie sembrano essere lontani. José non ha più dalla sua parte dei risultati strabilianti e qualcosa dal punto di vista tecnico sembra essersi fatalmente sgretolato. La sensazione è che Mourinho abbia capito di essere il migliore di un’epoca ormai conclusa e che il capolinea della sua incredibile carriera si stia avvicinando.