Capitano, leader e leggenda.
Scott Brown è una persona semplice. Al termine di una delle due semifinali di Tennent’s Cup disputate ad Hampden Park nell’aprile del 2007, un giornalista della BBC ha provato, con un interrogatorio più che con un’intervista, a capire cosa fosse successo in settimana: lui, una sfinge.
«I don’t know»: una, due, tre volte. «I didn’t tell you»: nelle ore precedenti alla gara terminata per 0-0 che costrinse Hibernian e Dunfermline al replay, alcuni giocatori non troppo contenti del proprio allenatore, tale John Collins, provarono a far visita al presidente Rod Petrie per esternare il loro disappunto. Chi non vorrebbe affrontare una semifinale con un po’ di sana adrenalina da rivolta?
«How did you feel about John Collins and how he trained you?», incalza il giornalista: «Good, very good». Ma no, non era mica vero. Lui e l’Hibernian avevano appena perso la seconda delle due partite, con un rigore concesso a tre minuti e mezzo dalla fine e un pre replay-match caratterizzato da un incontro formale con il presidente. Ah: chiaramente, Scott faceva parte della delegazione dei giocatori scontenti.