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Conta solo vincere ma che ansia

Battuto il Chievo ma c’è troppa tensione come dimostrano le parole di Spalletti nel dopo gara

14 Mag 2019 - 08:30

Alla fine molti tifosi hanno parlato di risultato, tralasciando il gioco e tutto il resto. Hanno preferito concentrarsi sull’imminenza della prossima stagione vivendo Inter-Chievo con in testa il solo lato positivo, trascurando i dettagli che innervosiscono, nella speranza che arrivino 3 o 4 punti tra Napoli ed Empoli.

La partita giocata con gli ultimi in classifica lascia una vittoria comunque importante che, allo stesso tempo, rimarca l’enorme difficoltà dell’Inter nella produzione di gioco, lo stato di forma precario, ad eccezione di Asamoah, tra i pochi a distinguersi in una partita in cui diversi giocatori tendevano a nascondersi. Anche in questo caso si è giocato con una sola punta e sono stati consumati lanci lunghi a profusione, oltre che decine di calci d’angolo calciati senza idee, spesso troppo bassi o a favore del portiere. Borja Valero ha tentato di accendere la luce ma senza troppa fantasia, a favore di compagni, che contro una squadra vicina al catenaccio, tendevano ad aspettare il pallone creando geometrie facilmente intuibili.

Nainggolan resta nell’anonimato, Icardi è spento, i gregari fanno quello che possono ma diciamo che si trattava di una partita emotivamente difficile, considerando che arrivava dopo le vittorie di tutte le rivali per il posto Champions. Aver vinto contro il Chievo ed essere tornati al terzo posto da una prospettiva migliore e aiuta ad essere più fiduciosi. E’ altrettanto evidente che se l’Inter giocasse con questo piglio contro l’Empoli in rimonta, l’ultima di Campionato, la vittoria sarebbe improbabile. Intanto Spalletti ha replicato direttamente alla stampa riferendo un certo fastidio verso le parole espresse nei suoi confronti in questo periodo. “arrivano a fare offese ben precise: bollito, alla frutta...Queste sono offese, poi io mi difendo ma vedo disparità nei trattamenti. Si è cattivi, offensivi. Sarà per le amicizie, per le familiarità, ma non è normale".

E’ certamente vero che oggi si tende ad andare oltre al lecito ed è altrettanto vero che questa stagione conserva dei segreti rimasti parzialmente intatti. Ci sono stati spifferi sulla vicenda Icardi, con verità ben diverse da quelle ufficiali raccontate dalle ricostruzioni a cui tutti i tifosi hanno creduto, ci sono questioni che hanno toccato altri giocatori, passate sottotraccia e che hanno condizionato l’intera stagione. A pochi giorni da Napoli-Inter c’è da augurarsi che i sussurri si interrompano, le voci diano una pausa alla squadra e la Champions venga raggiunta, giocando molto meglio di come è stato fatto con il Chievo.

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