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Cuore Tifoso Juve: Attenzione, i rinnovi possono diventare un’arma a doppio taglio

Con Cuadrado e Matuidi perché rischiare un nuovo caso Mandzukic?

12 Ott 2019 - 08:37

Con la sosta per le Nazionali in corso, nelle squadre di club tengono banco in questo periodo operazioni di assestamento come cambi di panchina, recupero infortunati o predisposizione per rinnovi di contratto. In casa Juve, l’attenzione si è focalizzata adesso proprio su quest’ultimo argomento, ovvero il prolungamento di alcuni rapporti lavorativi tra cui quelli di Cuadrado e Matuidi, in scadenza il prossimo Giugno 2020. Andiamo ad analizzare le singole situazioni.

Non sempre rinnovare un contratto in scadenza a calciatori over 30 è una soluzione vantaggiosa. Basti ripensare alle difficoltà avute nella scorsa estate a piazzare Khedira e Mandzukic, rinnovi freschi dell’ultima stagione. Se Khedira ha conquistato Sarri, andando a sanare una difficile situazione che avrebbe potuto generare problemi al gruppo e alle casse della società (il calciatore aveva già fatto capire che anche se fuori dal progetto non avrebbe accettato destinazione a lui non gradita) lo stesso non si può dire di Mario Mandzukic. L'attaccante croato, che con Allegri era praticamente un intoccabile, con l’arrivo di Sarri sulla panchina della Juve è finito totalmente ai margini.

Piazzare un 33enne con un contratto così oneroso e in una parte di carriera in netta fase calante sarà operazione davvero difficile, a meno di non riconoscere al calciatore una buona uscita cospicua o che si innamori di lui sino in fondo un paese con un calcio non di primo livello. È un vero peccato che la storia tra SuperMario (idolo dei tifosi) e la Juve stia terminando in questo malo modo. In virtù di queste suddette esperienze, la dirigenza bianconera dovrebbe valutare bene l’opportunità futura di rinnovare a calciatori non più giovanissimi.

Cuadrado, in grandissima forma fisica in questo periodo, ha dimostrato di esser ancora integro e fisicamente prestante. La soluzione migliore, in tale direzione, sarebbe forse quella di provare a prolungare la scadenza del suo contratto di solo un altro anno mantenendo l’attuale stipendio netto. Forzare un rinnovo, aumentando troppo il suo ingaggio e allungando la scadenza in maniera importante sull’onda delle positive attuali prestazioni sportive,  potrebbe essere deleterio e controproducente per il futuro. Senza gli infortuni di De Sciglio e Danilo, non sappiamo quante opportunità di gioco avrebbe avuto il colombiano.

Per quanto riguarda Matuidi invece, pur riconoscendo la bontà delle sue prestazioni, valuterei il suo rinnovo solamente più in là, verso la fine del contratto rischiando di perderlo a parametro zero. Anche lui, è stato sul mercato in estate (come praticamente quasi tutta la rosa, tranne CR7), e nonostante il contratto con prossima scadenza non ha ricevuto praticamente offerte. La situazione, quindi, non dovrebbe migliorare in futuro. Anzi.

Perché quindi rischiare un nuovo caso Mandzukic? Il suo ruolo di guardaspalle per CR7 potrebbe diventare inutile in futuro se il fenomeno portoghese deciderà di smettere o cambiare aria a fine stagione. Se invece, come sembra più probabile, Ronaldo giocherà un altro anno in bianconero anche la presenza di Matuidi potrebbe esser giustificata per un’altra stagione. Ma non anticiperei i tempi anche correndo il rischio di perdere il campione del mondo a parametro zero. Un rischio calcolato. Non bisogna esser schiavi della frenesia da rinnovi per cercare poi future plusvalenze. Certi contratti dorati a calciatori over 30 diventano spesso poi una prigione, un salasso economico. Non fare tesoro delle esperienze di questa estate sarebbe altamente dannoso.

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