La Juventus fallisce l’accesso alla Final Eight di Lisbona, conseguenza di una clamorosa eliminazione agli ottavi di finale ad opera del Lione di Garcia
di Stefano Discreti
La Juventus è clamorosamente fuori dalla Champions League, eliminata agli ottavi di finale dal Lione di Garcia. Un risultato assolutamente inaspettato al momento del sorteggio, conseguenza principalmente della pessima prestazione disputata nella partita di andata in Francia prima del lockdown. Ma si può parlare adesso di stagione fallimentare per la Vecchia Signora? Dopo lo stop per l’emergenza Covid-19 assolutamente no. In condizioni normali, con la gara di ritorno disputata a Marzo scorso come originariamente previsto e in uno Juventus Stadium gremito in ogni ordine di posto, esser eliminati da una squadra nettamente inferiore come il Lione sicuramente avrebbe giustificato la parola fallimento. In questo calcio estivo anomalo e mai visto prima invece no.
Ci ha provato la Juve, ci ha provato soprattutto Ronaldo, #finoallafine ma non è bastato nemmeno stavolta, come un anno fa. Una delusione cocente ma con molti, tantissimi, alibi non ultimi i recenti infortuni di Khedira, Douglas Costa e Dybala e le condizioni fisiche non ottimali di Higuain, Chiellini, Demiral e non solo. Agnelli, a fine gara, ha parlato di “una profonda riflessione da fare nei prossimi giorni” salvando subito però la dirigenza bianconera e mettendo praticamente in discussione il solo Sarri. Giusto? Assolutamente no.
La stagione della Juventus va valutata nel complesso, ma questo discorso deve valere per tutti. Se si mette in dubbio la permanenza di Sarri sulla panchina della Juventus nel corso della prossima stagione ancor di più andrebbe valutata in merito la coppia Paratici-Nedved per quanto fatto nella scorsa campagna acquisti. Non si può condannare Sarri senza tirarsi indietro anche coloro che gli hanno costruito una squadra inadeguata e vecchia per competere sino in fondo in Champions League. O si concede una seconda possibilità a tutti o a nessuno. Nessuno è indenne da colpe così come nessuno si può salvare da solo, sono tutti colpevoli se di colpa possiamo parlare. Da Sarri, che soprattutto nella gara di andata, non è stato capace di contrastare una squadra come il Lione alla dirigenza incapace la scorsa estate di fare un mercato idoneo all’idea di gioco del mister appena tesserato.
Come dimenticare ad esempio che il calciatore appena proclamato come miglior giocatore della stagione, Paulo Dybala, era stato venduto proprio dalla coppia Paratici/Nedved al Manchester United in cambio di Lukaku? Non si possono fare figli e figliastri in questa circostanza. Se si danno attenuanti alla stagione anomala queste debbono valere per tutti. Se si decide invece di trovare colpevoli a tutti i costi le colpe vanno necessariamente divise in parti uguali, anzi con la dirigenza addirittura con una percentuale superiore. Che la notte porti consiglio, giusto ed equo.