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Il Milan di Maldini

I giorni passano, i tifosi attendono di sapere qualcosa, mentre a Casa Milan si continua a lavorare silenziosamente. Per molti sarà l'ennesimo inizio, in realtà potremmo essere di fronte al primo e vero anno zero. Il Milan di Paolo Maldini

05 Giu 2019 - 08:11

Parlare di Milan in questo momento non è cosa semplice, farlo con informazioni e notizie concrete ancor di più, cerco quindi di suddividere questo editoriale in piccoli capitoli per tentare di darvi un quadro più chiaro della situazione attuale.

Maldini
Da quello che risulta il fatidico sì a Gazidis sarebbe già arrivato (prima di quanto molti immaginino), le richieste di Paolo all'Ad erano chiare e al fine di poter creare il "suo" Milan. Prima ancora della volontà di un aumento di stipendio, la richiesta di un giusto budget per nuovi collaboratori e la possibilità di selezionarli: il primo potrebbe essere Angelo Carbone a sostituire Beretta nel settore giovanile. Per ora invece non sarebbe stata avanzata una proposta a Costacurta per il ruolo di Club Manager. Si è parlato di Zorro Boban, un nome strategico, al momento vicesegretario della Fifa e se per ora non si trovano conferme dobbiamo aggiungere che non ci sono arrivate nemmeno smentite, una situazione quindi che va monitorata con attenzione. Fino a domenica invece nessun contatto per Demetrio Albertini, nonostante se ne sia parlato in giro. I profili di Boban e Albertini sono sicuramente di alto livello, già abituati a ruoli dirigenziali e con grandi competenze oltre ad essere entrambi uomini che incarnano il milanismo. Un grosso sì, quindi. Maldini vorrebbe al suo fianco anche un vero ds, sul quale per ora non ci sbilanciamo per evitare strafalcioni. La seconda richiesta di Paolo era più una sorta di garanzia sul progetto: "io ci sono, mi espongo in prima persona ma serve rinforzare la squadra e costruire, col tempo necessario, ma con lo scopo di tornare a vincere". Avuta anche questa conferma i dubbi si sono pian piano sciolti. Allora perchè attendere ancora? perchè al Milan vorrebbero fare le cose per bene, mettere i tasselli al proprio posto e annunciare il tutto in un unico comunicato, si dice che venerdì possa essere la giornata prescelta. Da oggi comunque ci saranno una serie di incontri per chiudere sul vertice aziendale e ruoli societari.

Capitolo Allenatore
Al momento - non dirò nulla di nuovo - il candidato numero uno alla panchina rossonera è Giampaolo con il quale Maldini ha già avuto contatti, nonostante le varie smentite di rito. Ancor nessun incontro, ma si parla di una stanza già prenotata in un noto hotel milanese. Vero è che finché non ci sarà l'ufficialità, non me la sento di escludere al 100% eventuali sorprese. Nel caso invece si decidesse di concludere con Giampaolo, sarebbe pronto un contratto biennale con possibile opzione per un terzo anno. Ci auguriamo che chiunque sia il prescelto, ancor di più nel caso dell'allenatore della Samp, non fortissimo mediaticamente, venga protetto, difeso e tutelato per tutta la stagione e per consentirgli di lavorare con la giusta serenità. Berlusconi con Sacchi docet.
Capitolo Società 
Gazidis non è a rischio. Gode della stima totale di Gordon Singer, è un top manager e da quello che ho potuto apprendere sta lavorando 24 su 24 per il progetto rossonero. E' totalmente immerso nella sua mission, quella di rimettere in piedi questo club glorioso. E' ben conscio del fatto che non sarà facile, che bisognerà passare da alcuni sacrifici ma il tutto per raggiungere lo scopo; Come già accennavo nei precedenti editoriali si ha ora la sensazione che finalmente si incominci a ragione da azienda, step necessario per tornare al top.
Capitolo Uefa 
Vi avevamo anticipato qualche settimana fa dell'appuntamento di Gazidis e i legali di Elliott a Nyon con l'Uefa. In quell'occasione è stata presentata nuova documentazione, oltre ad un business plan che garantiva un Milan in attivo in 3/4 anni. Oggi (o comunque a stretto giro) potrebbe arrivare la sentenza proprio da Nyon e a quanto trapela le sensazioni non sarebbero ottime, condizionale d'obbligo. Possibile comunque un nuovo incontro con l’ per chiudere la pratica con l’uefa, in un verso o nell’altro. La possibilità di un'esclusione dall'Europa League è concreta e tangibile, ma il Milan ha cercato di trattare, chiedendo maggior tempo per raggiungere il break even e soprattutto facendo presente che alcuni club restano "intoccabili". Possibile (da oggi) un nuovo incontro con la Uefa. Il fondo Elliott vuole investire, vuole costruire uno stadio (volontà n.1 di Paul Singer), vuole riportare il Milan in alto, poco importa al momento se lo scopo - come è ovvio che sia per un Hedge Fund - sia di rivenderlo. Anzi, è normale. E' giusto però dare a questa nuova proprietà la possibilità e il margine per lavorare al meglio.
Varie ed eventuali
Il nome di Sartori come DS stuzzicherebbe moltissimo, ma difficilmente Percassi lo libererà. Attenzione alla situazioni portieri: in società reputano 20 milioni lordi di ingaggi per tre portieri una cifra assurda. Qualcuno partirà, è vero, ma il Milan farà un bel mercato e investirà per rinforzare questa squadra. Vi avevo anticipato in esclusiva il nome di Shad Forsythe (confermato poi dalla moglie che ha pubblicato sul suo profilo instagram la foto del marito a Casa Milan), head of athletic performance dell'Arsenal, al momento la trattativa è in stand by perchè non è semplicissimo liberarsi dall'Arsenal. Sono in corso valutazioni, seguiranno aggiornamenti. Tonali è un profilo che piaceva e continua a piacere, ma in generale a centrocampo si lavorerà molto. (Anche un nome di esperienza che stiamo ancora verificando) Gazidis ha fortemente voluto Maldini per la sua "storia", il suo senso di "appartanenza" e il suo essere "simbolo del Milan". I rossoneri ripartono da qui.