Mentre le caselle dell'organigramma sono ancora ufficialmente da riempire, il club si muove bene e piazza il primo (inatteso) colpetto
Dai, mancava giusto l'ufficialità per almeno un giocatore, giusto per completare il filotto. E ora, Gazidis, ha finalmente messo insieme la filiera che parte da Paolo Maldini, passa da Zvone Boban e Frederic Massara, scende verso il campo da gioco con Marco Giampaolo e veste la maglia rossonera con Rade Krunic. È questo bosniaco 25enne il primo tassello dell'ennesima ripartenza e sa di buono, alla faccia degli schizzinosi e dei persistenti prigionieri del sogno o della memoria che chissà, contavano di ripartire da qualche fenomeno da otto zeri. Chi ha visto giocare questa mezzala nell'Empoli di quest'anno, ne ha tratto una buonissima impressione, il valore sicuramente c'è. Ma il sorriso, in realtà, non nasce dalla valutazione tecnica dell'operazione, nė da un esborso molto limitato (8 milioni) per un elemento che può davvero diventare un valore aggiunto per il nuovo Diavolo: il sorriso nasce dal modo, dal metodo.
Il direttore sportivo dell'Empoli Accardi, confermando la conclusione positiva della trattativa ai colleghi di Milannews.it, ha pronunciato le parole magiche: il Milan lo seguiva da tutto l'anno. Una cosa apparentemente normale per chi sceglie di investire su un giocatore emergente, ma a cui l'ambiente rossonero non era davvero più abituato dopo una serie di mercati all’insegna dell’improvvisazione, del visto e preso, dei rapporti personali con dirigenti di altre squadre o procuratori.
Krunic potrà essere buono o cattivo – io propendo per la prima ipotesi -, ma quello che è certo è che è stato studiato. Un'operazione che per tempistica è stata impostata da Leonardo, ma che è stata portata avanti e chiusa da Maldini, evidentemente in grado di essere d.s. a interim. Il tutto con il beneplacito di Giampaolo, per il cui gioco fatto di gente veloce, tecnica e poetata a verticalizzare Krunic rappresenta una soluzione ideale: molti, commentando l'affare, parlano di “ottima alternativa dalla panchina”, io mi sento pronto a scommettere che nel progetto che si profila, il nuovo arrivato giocherà parecchio da titolare.
In ogni caso, tirando le somme, si è seguito un giocatore, in gara e in allenamento, nel momento di un cambio della guida tecnica si è ascoltato il parere dell'allenatore e una volta avuto il suo gradimento si è chiuso l'affare a prezzo sostenibile e nella sorpresa generale, perché nessuno aveva mai saputo del lavoro sottotraccia intorno a Krunic. Se questo è il biglietto da visita del modus operandi del Milan di Elliott 2.0, è qualcosa che piace, e che incoraggia. Mbappé non arriverà, purtroppo, ma nemmeno Bertolacci a 20 milioni o André Silva a 38 (e buon lavoro al neo d.s. Massara per la vendita del tenero “bomber” portoghese). Infilando Krunic nel pacchetto delle presentazioni che saranno, avanti i prossimi.
I mercaters insistono con Sensi, parlano di un’accelerata per Veretout, da Genova giungono voci interessanti sulla possibilità di riunire Kouamé al suo precedente partner d'attacco Piątek: mica male per una società dall'organigramma ancora ufficialmente da definire e dunque “bloccata". Vedi a volte cosa viene fuori dai posti vacanti…