Un unico diktat stasera: vincere per continuare a sperare
Un unico diktat stasera: vincere per continuare a sperare. Tre punti per tenere viva la fiammella di speranza che è diventata flebile dopo la pesantissima vittoria dell'Atalanta all'Olimpico con la Lazio. Serve il talento di Paquetà.
La banda di Gasp si sta guadagnando step by step il diritto a partecipare alla Champions: 24 punti nelle ultime 10 partite, un'idea di gioco chiara e definita, la capacità di giocare bene ed a ritmo altissimo e tanti singoli che stanno facendo più delle loro possibilità. Guardare oggi la classifica è uno strazio per ogni milanista, basti pensare che alla 26esima giornata i rossoneri erano terzi con 10 punti in più dei bergamaschi (che dovevano recuperare una partita..) e ora si trovano ad inseguirli. Assurdo. Questo oltre a rendere onore e merito all'Atalanta, regala l'esatta dimensione di questo tragico ultimo mese e mezzo rossonero. Un harakiri calcistico in piena regola, senza se e senza ma. La sfida di stasera col Bologna è l'ultima chiamata valida per Gattuso, non è nemmeno l'ultimo treno, forse è l'ultimo autostop per restare incollati a quel famoso treno chiamato Champions. Dopo ritardi e ritiri, liti e scuse, discorsi al gruppo e discorsi al pubblico, finalmente si torna in campo. Tocca al Bologna che con l'ex rossonero Mihajlovic ha cambiato pelle ed è ad un passo dalla salvezza.
"Se va come penso io col Milan, lunedì siamo già salvi...", l'ha toccata pianissimo nei giorni scorsi il buon Sinisa e la mia mente torna al buon Velazquez, ormai ex tecnico dell'Udinese, quando prima della sfida con i rossoneri si lasciò sfuggire un "sicuri di poter vincere". Parole, parole, parole e poi..sappiamo tutti come è finita.
Ieri in conferenza Gattuso ha provato a dare l'ultima scossa, ha parlato di gruppo che si è allenato bene e ha affermato di aver visto una squadra incazzosa. Parole, parole, parole e stasera vedremo quanto resteranno tali. Non si cambia più di tanto, per i feticisti dei numeri e gli amanti dei cambiamenti si potrà raccontare che giocherà con un 4-2-3-1, ma credetemi a naso non sarà tanto diverso dal solito 4-3-3, anzi. L'unica piccola differenza starà proprio nella libertà di movimento di Paquetà, che avrà licenza di avvicinarsi maggiormente a Piatek.
C'è è un disperato bisogno del buon Lucas e del suo talento, ora più che mai; di quel ragazzino brasiliano arrivato tra scetticismo e curiosità e fiondato in campo appena sceso dall'aereo. C'è bisogno della sua qualità, della sua spensieratezza, della sua voglia di giocare a pallone, ma soprattutto della sua tecnica e del suo talento. La sua capacità di verticalizzare e di inventare è ossigeno puro per una squadra totalmente incapace di aiutare la prima punta a fare goal. Ne ha bisogno Piatek per tornare a sperare, ne ha bisogno tutto il Milan per tornare a sperare. E allora vai Lucas, non farti inglobare dal grigiume, sei forte, hai talento, inventa, divertiti, gioca a pallone come sai con un pizzico di coraggio in più, prenditi questa squadra sulle spalle e aiutala a superare questa depressione cronica. Serve una vittoria stasera perchè seppur difficile, la matematica dice che nulla è ancora scritto.