Da qui alla Champions urge ritrovare una condizione quasi perduta
di Raffaele Auriemma
“Con prestazioni così non andremo da nessuna parte”, anche se quello di Gattuso non può essere preso come un campanello d’allarme, il Napoli ha bisogno di ritrovare energie fisiche e mentali per recuperare in fretta la condizione di due settimane fa. Ringhio lo sa che la sua squadra sta boccheggiando e solo per la gara contro il Bologna ha riscoperto uno strumento che quasi mai utilizza: il turnover. Tra la gara di domenica contro il Milan e quella di tre giorni dopo di Bologna, si sono visti in campo 8 volti diversi, più le 5 sostituzioni che il regolamento prevede.
E’ servito a poco in termini di rendimento e di risultato, invece a tantissimo se si pensa che tutta la rosa sta giocando ogni 3,5 giorni da quel giorno della semifinale di ritorno con l’Inter in Coppa Italia. Troppe partite in pochissimi giorni e basta guardare in faccia i calciatori per capire la loro esigenza di tirare un po’ il fiato. Con gli effetti che abbiamo visto di recente, due pareggi in tre giorni, quando con Gattuso mai in campionato il Napoli aveva impattato un match. La necessità che si è appalesata davanti agli occhi di Ringhio, oggi, è quella di individuare altre motivazioni. Non sarà semplice tenere sollecitato il gruppo, soprattutto adesso che il campionato del Napoli rischia di diventare un peso per chi ha accumulato soltanto una sconfitta nelle 14 partite giocate nel post lockdown e ha vinto pure la Coppa Italia. Le 5 gare che mancano per il termine di questo campionato controverso devono diventare dei grandi allenamenti per poter consegnare alla Champions dell’8 agosto una formazione al meglio delle possibilità. Non sarà semplice, perché il caldo si fa sentire e la stanchezza sembra ormai evidente, anche alla luce del secondo tempo contro il Bologna. Il Napoli ha dato la sensazione di una squadra che non sia proprio entrata in campo nella seconda parte della sfida ed invece c’era, anche se con la testa altrove. Sarebbe ingiusto gettare la croce addosso ai calciatori e bene fa Gattuso a rimarcare la necessità di giocare tutte le partite, fino all’ultima e con la stessa energia. Non sarà semplice.