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Il "decreto crescita" in soccorso del mercato del Napoli

Il club però non si illude e continua a trattare i rinforzi adatti alle sue tasche

08 Mag 2019 - 10:02

Se il Governo gialloverde viene in soccorso del calcio, a beneficiarne potrebbe esserci soprattutto un club come il Napoli. Il Dl n.34 dello scorso 30 aprile stabilisce che “i club italiani potranno giovare di una tassazione agevolata sugli ingaggi dei tesserati “impatriati”, ossia quelli che dal primo maggio 2019 si trasferiranno in Italia dopo due anni di residenza all’estero, purchè rimangano per almeno 24 mesi con un contratto di lavoro dipendente per 5 anni”. 

Allora il sogno Edinson Cavani, l’ipotesi Diego Costa (entrambi percepiscono attualmente più di 10 milioni netti a stagione) potrebbero diventare concrete: con il nuovo decreto, se lo stipendio netto del campione costa 10 milioni, il Napoli invece di pagarne 20 lordi, corrisponderebbe all’atleta tra i 12 e i 13 milioni complessivi.

Il problema, però, è un altro: il decreto varrebbe non solo per il Napoli, ma per tutte le società italiane e quelle più ricche potrebbero permettersi ingaggi ancora più alti. Allora, meglio restare nel seminato di quanto riferito recentemente da Ancelotti: “Non prenderemo rinforzi che guadagnano 10 milioni a stagione, ma i calciatori che andremo a cercare dovranno avere qualità, intensità, esperienza e capacità di leggere le partite”.

La regola del coach porta direttamente a Kieran Trippier, difensore di esperienza (è del Tottenham nonché nazionale inglese), ha intensità agonistica e guadagna 3.380 sterline lorde a stagione. Bisognerà capire, però, quanto alto sarà il gradimento di Trippier per la destinazione Napoli.

Poi c’è Rodrigo De Paul, esterno argentino con passaporto italiano, di proprietà dell’Udinese che non intende parlare di mercato fino al raggiungimento della matematica certezza di restare in A. Anche Mariano Diaz del Real Madrid e Rodrigo del Valencia appartengono alla schiera di elementi che potrebbero portare al Napoli quel quid pluris in termini di esperienza ed intensità che sono stati carenti in troppe partite del Napoli quest’anno.

Però, in base alle indicazioni di Ancelotti, non sarebbero contemplati gli arrivi dello spagnolo Newcastle, Ayozè Perez, seconda punta di 25 anni che il Napoli non avrebbe mai chiesto ma che sarebbe stato proposto da un intermediario, oppure di Ismael Bennacer, 21enne centrocampista algerino dell’Empoli o Augustin Almendra, 19enne mediano del Boca Juniors. Oltre al rinforzo che ti permette un salto di qualità, il Napoli tratta sempre con grande interesse i giovani di belle speranze.