L'olandese è già in orbita Lazio, ma... e occhio al tesoretto dalle cessioni
Arjen Robben lascerà il Bayern Monaco a parametro zero: un motivo in più per portare in Serie A un campione, anche se a fine carriera. L'ex Chelsea, classe 1984, era stato accostato alla Lazio un anno fa. Ora la possibilità di vestire la maglia biancoceleste sarebbe molto più concreta. Potrebbe essere dunque in Italia il futuro dell’attaccante olandese, che stando a quanto racconta “radio mercato” sarebbe stato proposto alla Lazio nei giorni scorsi. La società di Claudio Lotito potrebbe pensare a replicare un affare simil Miroslav Klose. Certo è che un calciatore del genere, nonostante i 35 anni, potrebbe accrescere il livello di esperienza di qualsiasi squadra, incluso il Napoli. Chissà che la dirigenza non possa farci un pensierino.
Preciso subito che si tratta di una mia personale riflessione di mercato. Non c’è nulla di concreto. Tra l’altro Robben, al Bayern con Ancelotti, ha sempre avuto un rapporto sincero con il suo allenatore. Fu tra i primi, infatti, a smentire di aver contestato nel 2017 i metodi di allenamento di Carletto con parole che fecero subito il giro del mondo: “Odio quando accadono queste cose. Sono l'ultima persona che darebbe addosso al proprio allenatore, a un compagno di squadra o a chiunque altro".
Robben, in quell’occasione, chiarì pure la sua reazione dopo la sostituzione contro l'Hertha Berlino, con Sagnol in panchina: "Ero contrariato perché avevamo buttato due gol di vantaggio. Accetto la decisione dell'allenatore di sostituirmi, ma questo non significa non poterne essere deluso”. Insomma il rapporto tra i due non sarebbe un problema. L’ingaggio da super star, oltre 10 milioni di euro, rappresenterebbe invece un ostacolo qualora l’olandese non fosse intenzionato a ribassarlo, se non dimezzarlo.
Sul fronte cessioni, invece, va ricordato che il Napoli potrebbe ottenere un bel tesoretto. Su tutti chi può rimpinguare le casse è Roberto Inglese, che piace ad Atalanta e Bologna. La valutazione è intorno ai 30 milioni, col costo del cartellino che è triplicato rispetto ai 10 milioni di euro spesi dal Napoli per acquistarlo dal Chievo Verona.