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Napoli: la scossa di Ringhio rilancia le speranze

Il 2019 lascia molto amaro in bocca, ma il 2020 si annuncia entusiasmante

23 Dic 2019 - 11:21

La vittoria del cuore e della grinta ritrovata. Più volte Rino Gattuso, nei suoi primi dieci giorni tinti d’azzurro, ha sottolineato l’importanza di parlare all’anima dei giocatori e per questo va evidenziato che, sotto di un gol al Mapei Stadium, l’impresa gli è riuscita in pieno. Nel primo tempo le tenebre, che avevano avvolto il Napoli negli ultimi due mesi, sembravano addensarsi nuovamente nella testa e nelle gambe dei calciatori, incapaci di compiere un benchè minimo pressing sugli avversari e di costruire un’azione di gioco degna di poter essere definita tale per poter impensierire la porta di Pegolo. La scossa è arrivata all’intervallo.

Occhi negli occhi, uno per uno. Allenatore e giocatori. E la reazione si è vista. Prima il super gol di Allan, poi due cambi opportuni. Gli innesti di Mertens ed Elmas hanno svegliato il Napoli. Perfino Callejon, per lunghi tratti impalpabile, si è ripreso alla grande: una traversa e un paio di cross insidiosi, come ai tempi della Grande Bellezza. E’ quella l’idea di Gattuso. Restituire la gioia di giocare al calcio a elementi che per anni hanno fatto divertire i propri tifosi e il pubblico che segue il football da ogni parte d’Italia e del mondo. La scelta di ripartire dal 4-3-3 è stata saggia. Lecito attendersi novità dal mercato di gennaio, con Torreira che resta l’obiettivo numero uno. Nel ruolo di vertice basso, in effetti, Fabian ha riscontrato delle difficoltà evidenti. Il suo passo felpato rallenta e non velocizza il gioco. Gli stessi Allan e Zielinski perdono lucidità in quella posizione. Lo sa bene il club che di sicuro accontenterà il suo nuovo allenatore.

Il 2019 lascia molto amaro in bocca, ma il 2020 si annuncia entusiasmante. C’è voglia di recuperare il terreno perduto, ripartendo dal fattore semplicità: ognuno nel suo ruolo, senza snaturare nessuno. Gattuso vuole restituire il sorriso a Partenope. Intanto ha garantito un Natale sereno, che non è poco considerando che la vittoria in campionato mancava dal 19 ottobre. Si ripartirà con tanta grinta. Inter, Lazio, e a febbraio il Barcellona. Ma non corriamo troppo. Un passo alla volta, per risalire la china. Forse non è troppo tardi. Chissà.

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