Amarezza dopo la sconfitta di Bergamo
di Raffaele Auriemma
No, proprio non ce lo aspettavamo un Napoli così molle e distratto nell’unica partita che aveva ancora un senso in chiave qualificazione per la prossima Champions. A casa di un’Atalanta che sapeva di avere due risultati su tre per non rischiare di essere ancora agganciata al quarto posto, la squadra di Gattuso si è presentata come mai nel corso della gestione di Ringhio, senza dare la sensazione di poter impugnare il match. Ecco, la sensazione. Perché leggendo i numeri della gara, invece ci accorgiamo che in realtà il Napoli ha fatto anche di più degli avversari. Possesso palla: 53% Napoli, 47% Atalanta, parate 8 Atalanta e 2 Napoli, tiri totali 15 Napoli e 6 Atalanta, tiri in porta 8 Napoli e 4 Atalanta.
Insomma, l’Atalanta ha fatto meno la probabilmente l’ha fatto meglio. Per questa ragione sarei portato ad inquadrare la sconfitta di Bergamo (la prima dopo 144 giorni) come un episodio che, conoscendo Gattuso, sarà dimenticato con una certa rapidità. La gara di domenica sera contro la Roma certamente restituirà gli azzurri al loro miglior rendimento, probabilmente anche grazie ad un altro po’ di turnover che permetterà a chi è leggermente affaticato di tirare il fiato e chi non ha tanti minuti nelle gambe di esprimersi con maggiore continuità. Il Napoli non ha bisogno di alibi per spiegare questa sconfitta, tra l’altro in casa della squadra più in forma del campionato (per l’Atalanta è stata la settima vittoria consecutiva in campionato), ha bisogno di concentrarsi nuovamente e pure di un po’ di riposo. Non va dimenticato che ha giocato 5 partite in 19 giorni (una ogni 3,8 giorni) e due delle quali in Coppa Italia, con la dura semifinale contro l’Inter e la finale vinta ai rigori con la Juventus. Non si può gettare la croce addosso a questi calciatori che hanno ottenuto un trofeo in una stagione che sembrava essere disastrosa, ma ora sarebbe molto grave se il gruppo andasse verso il disarmo: ci sono altre 9 gare di campionato, tre delle quali contro big come Roma, Lazio ed Inter. Per affrontare al meglio il Barcellona l’8 agosto, servirà il miglior Napoli soprattutto nella parte conclusiva di questa serie A.