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L'EDITORIALE

Caso Volkswagen, gli effetti negativi del Green Deal

L’epicentro del terremoto è il mercato delle automobili elettriche

di Luca Budel
31 Ott 2024 - 09:31
 © Foto da web

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La chiusura di tre stabilimenti, il taglio del 10% degli stipendi e retribuzioni congelate per almeno tre anni. E’ il piano della Volkswagen per limitare gli effetti di una crisi senza precedenti che sta producendo effetti devastanti sulla salute finanziaria del gruppo. Un piano che i sindacati tedeschi hanno rispedito al mittente, giudicandolo irricevibile. L’epicentro del terremoto è il mercato delle automobili elettriche, un prodotto che funziona solo se sollecitato dagli stimoli degli incentivi governativi. Di fatto l’accelerazione imposta dall’Unione Europea sul fronte della transizione ecologica non ha tenuto conto della componente più importante, cioè quella di chi le macchine le compra.

La propensione all’acquisto di un’auto elettrica resta bassa, soprattutto in Italia mercato tra i più marginali per i modelli a zero emissioni. Ora servirebbe un graduale retromarcia da parte dell’Unione Europea. Graduale, solo per non perdere la faccia dopo aver sbandierato gli effetti positivi del green deal, senza considerare minimamente la risposta del mercato e gli effetti dirompenti sull’occupazione. Dal prossimo anno dovrebbero partire multe miliardarie per le case che non rispettano la percentuale di auto elettriche vendute in rapporto a quelle con motori termici. Un traguardo irraggiungibile, a meno che gli stabilimenti non riducano la produzione di vetture con propulsori tradizionali. Cosa che purtroppo sta già accadendo. Green deal o decine di migliaia di operai in cassa integrazione – o peggio – licenziati?

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