Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

L'INTERVISTA

Frankie Ringo goes to Hollywood

Viaggio in America con il nostro super inviato

05 Feb 2022 - 10:45

Appassionati di auto a tutto tondo, abbiamo mandato il nostro dj preferito, nonché conduttore della nostra trasmissione TV “a quel paese”. In questo caso è stato ben contento di andarci visto che il paese in questione è quello che ha dato i natali a tanti idoli del rock, ma soprattutto a tante automobili icona. E proprio mentre sta viaggiando tra Malibu e Venice Beach abbiamo incontrato Ringo per una intervista a metà tra la sua vita e i motori a stelle e strisce.

Ciao Ringo, com'è stato tornare a viaggiare dopo tutto questo tempo dove era praticamente impossibile?
Beh, non è stato facile, tra tutte le regole da seguire, ma fortunatamente ho tutte le carte in regola in quanto ho già fatto il Covid e la dose booster, ho fatto il tampone molecolare prima e lo farò al mio ritorno in Italia. Detto questo viaggiare, anche per lavoro, è meraviglioso: rincontrare gli amici, poter rivedere altri stati, altre regioni, ma soprattutto rientrare in contatto con la gente. Mi sono accorto che mi mancavano i colori pazzeschi, gli odori e i sapori degli Stati Uniti, mi ritengo veramente fortunato per il lavoro che faccio, perché comunque ho potuto muovermi forse più di tanti altri.

La tua storia si incrocia spesso con gli Stati Uniti, ci racconti che tipo di rapporto hai con gli USA?
Ho sicuramente un rapporto particolare con l’America, ci ho vissuto per 6 anni dal 1981 al 1986 facendo il DJ in un periodo pazzesco per il rock d’oltreoceano. Ora da direttore creativo di Virgin Radio, unica radio che fa rock internazionale in Italia mi divido spesso tra Stati Uniti e Regno Unito, perché il rock vive lì e quindi le interviste, i nuovi dischi e i grandi nomi del rock si incontrano proprio lì. Come Virgin siamo radio ufficiale dei festival più importanti in Italia, dagli I-Days, a Firenze Rock al Lucca Summer Festival dove i gruppi rock provenienti proprio dagli USA si esibiscono nel nostro paese, proprio qualche giorno fa ero proprio lì con Slash (di cui abbiamo la foto del nuovo Ford Bronco full black), diciamo che avendo vissuto in un periodo d’oro lì, ritrovo spesso vecchi amici.

Ora parliamo di auto made in USA, in questi giorni ne hai visti di tutti i tipi, come vivono l'auto gli americani?
Le auto made in USA sono da sempre nel mio sangue, oserei dire al pari del punk e del rock’n’roll dei Ramones, in questi giorni ho avuto il piacere di andare a Malibu dove la domenica c’è sempre un raduno di auto, per lo più muscle cars. Anche se la città di Los Angeles e piena di Tesla, quindi tanto elettrico, incontrare le Dodge Challenger, le Chevrolet Camaro o le Chevelle SS e tante Mustang, anche cabrio è fantastico, quel rumore, quel sound ti entra nelle vene e ti fa innamorare di quelle auto. Per non parlare delle versioni HotRod o, per le moto, delle Harley, una sensazione indescrivibile.

Hai visto qualche auto che ti ha colpito particolarmente?
L’auto che mi ha colpito particolarmente, neanche a dirlo, è una Dodge Challenger, motore Hemi bianco e rosso che appartiene al batterista degli Stray Cats Slim Jim Phantom (foto) un auto pazzesca già di per sé, poi vista lì, guidata a fianco a lui, siamo andati su Topanga Canion, poi giù a Malibu Beach devo dire che fa proprio effetto guidare quell’auto

Domani ti svegli negli USA con un'irrefrenabile voglia di comprarti una....?
Mi ricomprerei l’auto che avevo quando vivevo qui, negli anni ’80, una Mustang del ’66 cabrio con vernice consumata dal sole che quindi la copre con una patina filo-ruggine, gomme super larghe, insomma auto un po’ da tamarro americano ma ricordiamoci che è l’auto che guidava anche Jim Morrison dei Doors

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri