Il parco si trova ad Arcore, in provincia di Monza, ed è stato realizzato per trovare una soluzione al contenimento delle acque
Come in un gioco, le sfide che il cambiamento climatico ci pone davanti sono sempre più ardue. E se è vero che la natura va protetta, è altrettanto urgente che anche l’uomo impari ad adattarsi. Un esempio su tutti? Il problema delle piogge e degli allagamenti, una storia che in Italia si ripete purtroppo ogni anno. Una storia troppe volte vissuta anche ad Arcore, in provincia di Monza, dove per scrivere il finale una volta per tutte è stata realizzata una soluzione antiallagamento in vero spirito green. È il Parco dell’Acqua, realizzato in soli nove mesi da BrianzAcque con l’aiuto di Regione Lombardia per trovare una soluzione al contenimento delle acque.
Non un semplice parco, ma un grande giardino urbano che unisce l’utile al dilettevole: da un lato risolve le criticità legate alla pioggia e dall’altro offre un’occasione di svago o relax. Un vero angolo verde a pochi passi dai centri abitati, in uno spazio prima marginale e ora donato alla comunità in tutta la sua bellezza. Protagonista del Parco è un bacino di raccolta delle acque piovane, che permette di accumulare fino a 14mila metri cubi di acqua. Un invaso naturale che da asciutto torna ad essere un prato verde su cui passeggiare, ma che in caso di pioggia si trasforma in un piccolo specchio d’acqua.
Il progetto ha preso vita nel 2015, dopo una serie di precipitazioni intense e ravvicinate. In quell’occasione il centro di Arcore, situato più a valle, si era allagato causando una lunga serie di danni. Un episodio che non si ripeterà. Il Parco ha infatti già superato brillantemente due prove, a inizio ottobre e un paio di settimane fa. L’invaso si è riempito per il 70 %, con una metamorfosi del luogo e del paesaggio.
Chiunque vorrà potrà trascorrere del tempo in quest’oasi verde. Attorno al bacino sono stati ricavati percorsi pedonali e ciclabili, aree per il pic-nic e spazi per i più piccoli, per giocare e conoscere meglio la natura e i suoi segreti. Per i più grandi sono stati creati anche degli orti comuni, irrigati grazie a dei canali d’acqua piovana, un altro esempio di gestione sostenibile della risorsa idrica.
L’idea di coniugare una soluzione agli allagamenti e l’opportunità di donare ai cittadini un nuovo spazio urbano è stata un’intuizione. Un modo di vedere le cose che guarda al futuro cercando di accogliere il momento storico in cui ci troviamo, segnato da cambiamenti climatici che ci pongono davanti a sfide che ogni giorno viviamo come cittadini. E niente può evidenziarlo di più di un parco in cui l’acqua è al centro della scena e prende vita nel paesaggio, nei giochi e nella cura degli orti urbani.
Protezione e partecipazione: questo è il Parco dell’Acqua, un’oasi dedicata all’oro blu e alla sua gestione e che regala ai cittadini un nuovo polmone verde. Un prototipo che ben presto si moltiplicherà in tutta la Brianza, dove strutture simili solo già in via di sviluppo. Un’opportunità per aiutare l’ambiente ad affrontare i cambiamenti del clima e per promuovere una nuova cultura ecologica. Rigenerazione green contro le sfide del clima.