Il suono della mobilità elettrica è materia di studio e si riscopre argomento di estrema creatività
Il silenzio delle macchine elettriche che suono ha? Sì perchè la mancanza di decibel è un universo da scoprire. Prima di tutto la sicurezza, per la quale i mezzi a zero emissioni - scooter, auto, moto - non possono essere totalmente silenziosi per evidenti motivi legati all'incolumità dei pedoni. C'è una normativa europea che impone un dispositivo di segnalazione acustica in grado di emettere un suono non inferiore a 56 decibel per velocità minori di 20 km/h. Ma è la parte artistica a interessare di più. Perchè se il rumore esterno fa rima con sicurezza, quello interno può scatenare la creatività, tanto che sono molte le Case automobilistiche che si stanno concentrando su cosa possa percepire di chi guida.
Bmw e Volkswagen si rivolgono a famosi compositori musicali, Porsche ha (per Taycan) un sibilo mixabile a piacimento con il rumore di un motore termico, Toyota - come si legge sul Corriere - si rifà invece alla natura. L'argomento è aperto: il rumore di un'auto elettrica diventa un optional da scegliere e personalizzare. Un suono che cambierà a seconda della velocità ma anche a seconda delle sensazioni di chi è al volante. Un fattore emozionale che accompagni i nostri futuri trasferimenti.
Una rielaborazione elettronica del sibilo originario o invece tutt'altro: una musica, una folata di vento, una rivisitazione di un V8 in versione avveniristica. Il rumore sarà un altro fattore di scelta che contibuirà a propendere per un modello piuttosto che per un altro. Una sorta di playlist al posto del tradizionale rumore del motore che cresce con il numero di giri del motore. E se Hans Zimmer, premio Oscar per le sue colonne sonore a Hollywood, è molto interessato all'argomento, ne gioverà anche l'inquinamento acustico delle grandi città. Oltre, ovviamente, a quello atmosferico.