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FORMULA 1

Alonso punta su Montecarlo: "Sulle piste dalle velocità meno elevate possiamo vincere"

Aston Martin osservata speciale alla vigilia di Montecarlo anche per l'imminente annuncio della partnership con Honda 

di Stefano Gatti
23 Mag 2023 - 17:33
 © Getty Images

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Può vantare "solo" due vittorie nel Gran Premio di Monaco ma - ormai vicino al traguardo dei quarantadue anni (il riferimento numerico non è casuale) - il "maratoneta" del Mondiale Fernando Alonso ha tra le mani la chance di mettere a segno un tris storico: vincere il "GP dei GP" al volante di tre monoposto diverse (exploit mai riuscito a nessuno nelle prime 79 edizioni del GP) e di completare l'impresa a distanza di diciassette e sedici anni dalle prime due affermazioni: quella del 2006 con la Renault (nell'anno del suo secondo titolo) e quella del 2007 con la McLaren-Mercedes. Lo spagnolo ha fatto riferimento alle sue chances con la Aston Martin rispondendo alle domande di Martin Brundle in un'intervista pubblicata dalla pagina web ufficiale della Formula Uno. Possibilità riferite alla stretta attualità e che... non tengono conto dell'imminente annuncio dell'accordo tra il team guidato da Lawrence Stroll e la rientrante Honda a partire dal 2026: una prospettiva molto invitante ma che con ogni probabilità non riguarderà più lo stesso Alonso.

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"Penso di avere la possibilità di vincere uno o due Gran Premi quest'anno e potrebbe succedere presto. Stiamo a vedere. Non abbiamo la macchina più veloce in rettilineo ma siamo molto forti nelle curve. Quindi le nostre migliori chances di vittoria sono nelle piste dalle velocità meno elevate del calendario: come Montecarlo, Budapest e Singapore. Attualmente, le nostre aspettative più alte sono legate a queste gare".

Mai giù dal podio nelle prime cinque tappe del Mondiale, senza però mai salire più su del terzo gradino, Fernando occupa quasi... automaticamente l'identica posizione nella classifica generale, alle spalle degli imprendibili Verstappen e Perez ma ben diciannove punti davanti al suo carissimo nemico Hamilton (75 a 56) da lui battuto in occasione della sua seconda e più "recente" vittoria a Montecarlo e addirittura trentuno punti davanti al connazionale ferrarista Sainz.

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A proposito, nel corso dei suoi cinque anni al volante della Rossa, lo spagnolo non è mai riuscito a vincere a Montecarlo, sfiorando però il successo nel 2011 (secondo) e salendo poi sul podio (terzo) anche dodici mesi più tardi. Difficile immaginare per Fernando una gioia più grande del terzo successo a Montecarlo e del ritorno sul podio alto di un GP del Mondiale a poco più di dieci anni dall'ultima vittoria: il 12 maggio del 2013 con la Ferrari nel GP di Spagna.

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Per riuscirci - a Montecarlo come in un altro dei prossimi appuntamento del calendario, serviranno magari circostanze favorevoli e inconsuete. Magari anche un po' di fortuna: quella che il nostro - tornando alle sue risposte a Brundle - ammette di avere avuto accettando le proposte di Lawrence Stroll: 

"La scorsa estate tutti erano convinti di avere una macchina vincente per quest'anno: compresa Alpine, la mia squadra di allora. Quando Vettel ha annunciato il ritiro, Lawrence mi ha avvicinato dicendomi che la squadra era in grande crescita e che la nuova monoposto sarebbe stata molto diversa da quella che suo figlio Lance e lo stesso Sebastian stavano guidando. Gli ho ribattuto: 'Beh certo, ma è quello che pensano tutti'. I dubbi insomma non mancavano. È un po' come lanciare la monetina in aria. Nessuno ha la sfera di cristallo. Di sicuro però sono contento di com'è andata!"  

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Difficile però che ad Alonso - che allora avrà quarantacinque anni - patron Stroll possa offrire ancora un posto in squadra (o meglio, al volante) tra tre anni, nel 2026, quando il team Aston Martin - l'annuncio è atteso nella prossima notte (la mattinata in Estremo Oriente) - unirà le forze con Honda per il ritorno nel Mondiale da parte del Costruttore nipponico. Per questioni anagrafiche, dicevamo, anche se - rispensandoci - fanno sorridere certe dichiarazioni dello spagnolo riguardo la... competitività dei motori giapponesi, ai tempi del secondo "stint" del due volte iridato nel team McLaren: tra il 2015 e i 2017 (nel 2018 il team - Alonso ancora nei ranghi - passò ai motori Renault). 

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