Oltre all'imminente GP d'Italia, il pilota australiano salterà probabilmente anche quello di Singapore del weekend centrale di settembre
di Stefano Gatti© Getty Images
Non è passata inosservato - agli occhi degli osservatori più attenti - il più che dignitoso debutto di Liam Lawson in Formula Uno a Zandovvort. Tantomeno a Dr. Helmut Marko e all'attuale Team Principal di Alpha Tauri Franz Tost che hanno deciso di confermare il ventunenne pilota neozelandese del vivaio Red Bull per il GP d'Italia del weekend in arrivo e fino a quando Daniel Ricciardo non sarà di nuovo in grado di di sostenere l'impegno di un Gran Premio e rimettersi al volante della monoposto di Faenza. La frattura al polso rimediata nell'impatto contro le barriere all’esterno della curva 3 di Zandvoort nel secondo turno di venerdì scorso impedirà verosimilmente al pilota australiano di tornare al volante anche nel successivo GP di Singapore, aprendo così la porta alla possibilità - per il suo sostituto - di fare ancora esperienza nel Mondiale, prima di provare a vincere il campionato della Super Formula giapponese.
© Getty Images
Alla conclusione del campionato mancano solo gara-otto e gara-nove, in programma a Suzuka nell'ultimo weekend di ottobre, quando il Mondiale fdi Formula Uno fa tappa in Messico. Per quella data però Ricciardo dovrebbe essere di nuovo "fit" per guidare Lawson in grado di rimettersi al volante della sua Dallara del Team Mugen e provare a colmare i dodici punti dal giapponese Ritomo Miyata. Unico pilota non-nippo nelle prime caselle del ranking, Lawson è adesso completamente focalizzato su Monza, un tracciato completamente diverso da quello del GP d'Olanda. Nel tredicesimo appuntamento del Mondiale il pilota neozelandese nato a Hastings (sulla costa orientale dell'Isola del Nord) l'11 febbraio 2022 ha vissuto un vero e proprio battesimo del fuoco, anzi... dell'acqua.
© Getty Images
Catapultato sulla monoposto di Ricciardo nell'ultimo turno di prove libere (oltretutto bagnate) prima delle qualifiche, Liam non è andato oltre l'ultima fila (non gli si chiedeva di più) ma in gara si è districato come detto più che dignitosamente nei continui cambi di scenario (e di condizioni meteo) del GP, chiudendolo in tredicesima posizione, mettendosi dietro un collega "navigato" come Valtteri Bottas, il proprio compagno di squadra Yuki Tsunoda e poi ancora Kevin Magnussen e George Russell. A fine gara per Lawson la soddisfazione di essersela cavata senza fare danni e per tutti gli altri la curiosità di vedere cosa il giovane neozelandese potrà fare a Monza, si spera con condizioni meteo stabili. Naturalmente al netto della limitata competitività della Alpa Tauri di quest'anno.
“È stato bello, è successo un po' di tutto. Quando hanno iniziato a cadere le prime gocce, beh non mi sono sentito proprio tranquillo. Poi però la gara è andata bene. Soprattutto nel finale, quando ho potuto guidare senza troppo traffico e le mie gomme intermedie non erano così male. Contento di averla portata a casa".