Il 17enne emiliano sta attenendo il raggiungimento della maggiore età per poter guidare una monoposto di Formula 1, appuntamento che potrebbe andare in scena in occasione del Gran Premio d'Italia
di Marco Cangelli© Getty Images
Tutti lo attendono, come se fosse un profeta, eppure Andrea Kimi Antonelli non sembra essere sotto pressione. Quanto fatto vedere nelle categorie giovanili (vedi la Formula 2 dove alla prima stagione ha già messo a segno due vittorie) appare come qualcosa di strabiliante, ma ora arriva il momento di mostrare tutto il proprio talento fra i grandi della Formula 1. L'ora X potrebbe coincidere con l'appuntamento più atteso dal giovane pilota bolognese, il Gran Premio d'Italia a Monza, davanti al suo pubblico che lo aspetta come un predestinato.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport il 17enne emiliano sarebbe pronto a essere impiegato durante le prove libere del venerdì su una delle due Mercedes riportando così di fatto l'Italia in Formula 1 dopo l'esperienza di Antonio Giovinazzi. Tutto coinciderebbe con il sopraggiungere della maggiore età che avverrà il prossimo 25 agosto, giorno in cui il Circus sarà di scena a Zandvoort (Olanda).
A quel punto Antonelli potrà a tutti gli effetti guidare un'auto di Formula 1 senza passare dalla deroga di cui si era parlato nei mesi scorsi e che avrebbe creato un precedente dopo l'inserimento di quella regola che impedisce ai minorenni di sedere su una vettura del Mondiale. Il tutto creato in seguito al sorprendente esordio di Max Verstappen in Toro Rosso e che avrebbe potuto aprire a soluzioni a volte "rischiose".
Superata la soglia dei diciotto anni, Antonelli potrà a quel punto trasformare in realtà il proprio sogno, magari proprio con le Frecce d'Argento con cui è sotto contratto dal 2019 e che probabilmente lo vedrà titolare a partire dalla stagione 2025 sostituendo Lewis Hamilton, promesso sposo della Ferrari. Il tutto con un debutto da favola nel "Tempio della Velocità" tricolore, davanti a migliaia di tifosi che attendono un titolo iridato che manca dal 1953 quando Alberto Ascari realizzò il personale bis.