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GP GIAPPONE

Antonelli accende l'Italia più della Rossa: il meglio deve ancora venire

Il rookie italiano della Mercedes si conferma gara dopo gara, il suo potenziale è ancora tutto da scoprire

di Stefano Gatti
06 Apr 2025 - 10:40
 © Getty Images

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Sesto come due fine settimane fa in Cina ma il senso del risultato finale di Andrea Kimi Antonelli a Suzuka è ben più ampio e ben più alto di quello di Shanghai. Record di precocità in testa ad un GP a parte, il diciottenne pilota italiano della Mercedes acquisisce sicurezza gara dopo gara, tanto da essere ormai molto vicino al ben più esperto compagno di squadra George Russell in termini di responso cronometrico e a punti in tutti i primi tre GP del Mondiale, oltre cehe nella Spritn cinese. AKA ha ancora la freschezza del rookie ma già una consapevolezza che propria dei campioni. Il potenziale è lì da vedere, la storia della Formula 1 insegna che è più "facile" fare sensazione all'inizio e che certi exploit balzano subito all'occhio. La parte più difficile viene al momento di confermarsi e da questo punto di vista le due prossime tappe di Bahrain e Arabia Saudita segnano già una linea di demarcazione.

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Kimi fa parte di una generazione di rookies che ha le carte in regola per essere protagonista in pianta stabile ma rispetto ad Isack Hadjar, Oliver Bearman e Gabriel Bortoleto ha il compito di gestire opportunità e rischi in pari quantità e - in termini di rischio - in quantità ben maggiori del franco-algerino che guida la Racing Bulls, dell'inglese al volante della Haas powered by Ferrari e del brasiliano che deve accontentarsi della modesta Sauber. A suo vantaggio, il nostro ha un tutor - Toto Wolff - scaltro e spregiudicato come minimo al pari di Helmut Marko (parlando di Hadjar) ma disposto a dare più tempo al suo pilota e ad accompagnarne la crescita. Diciotto anni sono (al giorno d'oggi) l'età giusta per approdare in Formula 1 ma ne servono un paio di più per assegnare a Kimi il suo posto nella storia, nella quale intanto si è già affacciato, strappando a Max Verstappen il primato di precocità al comando di un Gran Premio.

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