Il campione olandese e il suo attuale team nell'occhio del ciclone, Mercedes alla finestra
di Stefano Gatti© Getty Images
Ormai nemmeno tre vittorie in altrettante edizioni (le ultime tre peraltro) del Gran Premio del Belgio lasciano dormire sonni tranquilli a Max Verstappen, che infatti recentemente combatte l'insonnia semplicemente... ignorandola e passando le ore piccole al simulatore di guida! Ma c'è poco da scherzare (infatti la nostra è solo una provocazione), perché il tre volte campione del mondo attraversa un momento per lui delicato e per la sua squadra molto di più. Max non mette più piede sul gradino più alto del podio da un mese esatto: GP di Spagna del 23 giugno scorso. Stiamo naturalmente parlando del GP full distance, perché nel formato Sprint l'olandese ha preceduto tutti sul traguardo sei giorni dopo in Austria.
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Apparentemente, Verstappen e il ponte di comando Red Bull non si sono ancora chiariti, a due giorni di distanza dalle "frizioni" via radio di Budapest. Almeno a favore di media e di opinione pubblica. Lo faranno (devono farlo) per affrontarlo con la serenità e la concentrazione necessaria il weekend del Gran Premio del Belgio, quattordicesima tappa di un Mondiale che - all'indomani del GP stesso - concederà ai suoi protagonisti un intero mese di pausa: si ripartirà infatti l'ultimo weekend di agosto non molto distante da dove ci si ferma: con il Gran Premo d'Olanda di domenica 25 agosto, proprio a casa di Max. Una cosa però mettersi alle spalle i battibecchi radiofonici ungherese, un'altra ricucire uno strappo che è di sostanza.
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Red Bull ha perso a vantaggio di McLaren la leadership prestazionale, Mercedes non è così lontana e Verstappen è sempre più tentato da sirene dalla coda "argentata". Mercedes ovviamente! La corte spietata da parte di Toto Wolff nelle ultime settimane è poco meno di un dato di fatto, l'insofferenza del tre volte campione del mondo per l'ormai ex dream team dei Tori è sotto gli occhi di tutti ed il solco sembra allargarsi di gran premio in gran premio. Assumesse le caratteristiche di una voragine, la crisi scatenerebbe un uragano a livello di mercato piloti, con riflessi importanti sulla carriera e le prospettive di diversi piloti. Facciamo due nomi...a caso: Carlos Sainz e Andrea Kimi Antonelli.