Il nuovo Team Principal del Cavallino Rampante sarà annunciato solo con l'inizio del nuovo anno
di Stefano Gatti© Getty Images
In attesa di un nome ed un cognome e - più sostanzialmente ancora - del debutto in scena del nuovo anno, alla voce "Team Principal Ferrari 2023" viene da leggere: fantasia al potere. Nel senso che c'è un candidato numero uno - il francese Frederic Vasseur - e poi una serie di nomi che vanno da Christian Horner a Guenther Steiner, passando per Andreas Seidl. Tutti hanno già smentito ed in ogni caso da Maranello non c'è alcuna fretta di comunicare il successore di Mattia Binotto che - lo dice il comunicato ufficiale del 29 novembre - resta formalmente in carica fino a sabato 31 dicembre, prima di iniziare quello che in Inghilterra viene definito il periodo di "gardening leave", terminato il quale il manager ingegnere italoelvetico potrà eventualmente dare il via al prossimo capitolo della sua carriera.
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A Binotto estimatori non mancano di certo, anche e forse soprattutto Oltremanica. Basta leggere... la rassegna stampa di lingua inglese appunto, con diversi commenti non solo benevoli ma all'insegna della stima per l'ex Team Principal ferrarista. Anzi, ancora formalmente in sella, per altre quattro settimane e mezzo. Tanto che (al momento in cui scriviamo) da Maranello non c'è stato bisogno di precisare un eventuale incarico ad interim all'AD Benedetto Vigna.
Dicembre è però un mese fondamentale per "puntellare" l'avvicinamento al prossimo Campionato del Mondo. Senza dimenticare che per la Scuderia il 2023 inizierà (come minimo) nel segno della vecchia gestione. Nel segno e... nel senso che la monoposto con la quale Charles Leclerc e Carlos Sainz proveranno a sfidare Max Verstappen e la Red Bull è opera di un gruppo di lavoro che ora - perso il suo vertice, anche e soprattutto operativo - subirà per forza di cose un rimescolamento. Succede in qualsiasi campo di attività: dall'imprenditoria, alla finanza, alla politica, all'informazione. Via un capo, se ne fa un altro che - proprio per dare il proprio segno alla svolta - cambia tanto ed a volte troppo: anche ciò che magari funzionava ed andava semplicemente riamalgamato con il resto.
Servirà tempo al successore di Binotto per dare la sua impronta al nuovo corso: servirà probabilmente un'intera stagione. Da questo punto di vista, è quindi possibile che il 2023 si trasformi presto in un nuovo anno di transizione: chissà, forse già nelle dichiarazioni a contorno della presentazione della nuova Ferrari. Chi sarà a farsene carico, nel ruolo di Team Principal? Frederic Vasseur resta in pole position, su questo non sembrano esserci dubbi, tranne uno.
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La sua candidatura rappresenta una scelta all'insegna della discontinuità rispetto al ruolo "tuttofare" (detto con la massima stima) di Binotto, manager ed ingegnere. Molto più ingegnere che manager, precisazione che spiega molte cose in merito al cambio al vertice. Per competenze ed esperienza l'attuale Team Principal di Alfa Romeo Sauber ha le carte in regola e magari già la testa dalle parti di Maranello. Dove ritroverebbe Leclerc, del quale è stato il mentore nella stagione d'esordio del monegasco nel Mondiale. Senza dimenticare che al manager francese venbgono attribuite doti... taumaturgiche, visto che avrebbe addirittura rilanciato la corsa verso la Formula Uno di un certo... Lewis Hamilton!
Unico punto... a sfavore: all'inizio della settimana che portava all'ultimo atto del Mondiale 2002 ad Abu Dhabi la Ferrari si era affrettata a smentire le voci di un passaggio di consegne, con le dimissioni di Binotto (poi diventate realtà martedì 29 novembre) e - di riflesso - quelle di un nuovo incarico a Vasseur (casomai atteso ai cancelli di Maranello... il 1. gennaio), associato alle voci stesse. Secondo logica, Vasseur potrebbe essere "bruciato" ma l'esperienza insegna che tutto è poi possibile: è la Formula Uno, bellezza!