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Bagnaia rimette in palio il suo regno: chi sono i candidati alla sfida per il titolo?

Si riparte dal Qatar, teatro poco meno di quattro mesi fa del penultimo GP della scorsa stagione

di Stefano Gatti
04 Mar 2024 - 18:00
 © Getty Images

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È una vera e propria "Tempesta nel deserto" quella che aspetta il motorsport al suo massimo livello di contenuti e di popolarità il prossimo fine settimana. Millecinquecento chilometri in linea d'aria (non molti di più neanche nella rotta stradale...) separano Jeddah da Doha, il circuito "diversamente" cittadino della Corniche che sabato 9 marzo ospita il Gran Premio dell'Arabia Saudita di Formula Uno da quello di Losail che all'indomani apre le danze (e le pieghe) del Motomondiale. Uno sfalsamento temporale che permetterà magari ai rispettivi protagonisti di assistere al secondo atto del Mondiale della massima formula o viceversa alla "prima" della MotoGP e casomai delle due "ladder classes" Moto 2 e Moto3. Inevitabilmente in tv o in qualche altro formato digitale, visto che per i piloti a due e quattro ruote il focus sui rispettivi impegni deve essere massimo.

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Rispetto alle tensioni della Formula Uno, la MotoGP "muove" da uno scenario generale fortunatamente votato per intero agli aspetti sportivi, che sono tanti e attesissimi alla riprova della pista: o meglio della sfida gomito contro gomito. Campione del mondo nelle due ultime stagioni, Francesco Bagnaia ha appena prolungato per due anni (fino al 2026) il suo accordo con Ducati e parte come Verstappen da grande favorito nella caccia al tris che darebbe una consistenza da vero e proprio ciclo al suo ruolino di marcia. Partendo da questo punto fermo, chi può essere il primo candidato a sfidare il due volte di fila campione del mondo? La logica impone di cercarlo nella "rosa" dei piloti che dispongono di una Ducati, anche per una questione di consistenza numerica. Non si può che nominare Jorge Martin prima di tutti gli altri. Subito dopo (magari non proprio nella sua scia) Marco Bezzecchi con la Desmosedici VR46 ed Enea Bastianini che - in sella alla GP24 gemella di quella dello stesso Bagnaia ha avanti una stagione da "dentro o fuori" e in generale una missione molto complicata.

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Abbiamo lasciato per ultimo (si fa per dire) Marc Marquez che - lasciata Honda per Ducati in una mossa di mercato pari solo per portata a quella che porterà Lewis Hamilton da Ferrari a Mercedes nel 2025 - si accomoda in sella alla Desmosedici Gresini, una tacca sotto a quelle factory. Sarà la classe a fare la differenza o le ultime stagioni povere di risultati e ricche di incidenti (oltre all'età anagrafica) avranno compromesso le chances dell'ex Cannibale di lottare per il bersaglio grosso? Intanto, aspettiamoci una prova volitiva di Marc fin dal Gran Premio del Qatar che - dopo la pausa 2023 - si riappropria del compito di dare il via al Mondiale. Curiosamente quindi si torna a correre a Losail a poco meno di quattro mesi dall'ultima edizione dell'evento, nel weekend centrale dello scorso mese di novembre! Tra Qatar 2023 e Qatar 2024... solo lo showdown di Valencia che ha sancito definitivemete le corone iridate di Bagnaia e - per Moto2 e Moto3 rispettivamente - dei due spagnoli Pedro Acosta (il rookie più atteso della MotoGP) e Jaume Masia.

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A titolo di statistica, ad imporsi nel GP del Qatar MotoGP dello scorso autunno erano stati Jorge Martin nella Sprint di sabato 18 e Fabio Di Giannantonio (al suo primo successo nella premier class) nel GP full distance di domenica 19 novembre. Un exploit che permise in buona sostanza al pilota romano (rimasto a piedi per fare spazio a Marquez) di accasarsi con VR46 per il nuovo anno, andando a sostituire Luca Marini, a sua volta passato (in una vera e propria girandola di mercato) a Honda HRC rilevando la pesante eredità dello stesso Marquez: in bocca al lupo!

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