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Weekend di superlavoro ad alto tasso motivazionale per Dino Beganovic tra tre fine settimana in Bahrain: il pilota svedese (con passaporto bosniaco nato a Linköping il 19 gennaio 2004 della Scuderia Ferrari Driver Academy (della quale fa parte dal 2020) sarà infatti impegnato a Sakhir nel secondo round del campionato di Formula 2 con il team Hitech Grand Prix, ma farà anche il proprio esordio in una sessione ufficiale di Formula 1 prendendo il posto di Charles Leclerc sulla SF-25 del monegasco in occasione del primo turno di prove libere di venerdì 11 aprile. Dino beneficerà del regolamento FIA che prevede che ciascun titolare - a partire da quest’anno per due volte nel corso della stagione - ceda il proprio abitacolo a un giovane pilota con meno di due gare all’attivo in Formula 1. Di fatto, Dino (un nome particolarmente emblematico nel mondo Ferrari) affiancherà il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton (un privilegio assoluto!) nei sessanta minuti di prove libere che danno il via al weekend del quarto appuntamento iridato. Ricordiamo che Leclerc aveva ceduto lo scorso mese di dicembre la sua monoposto a suo fratello minore Arthur nelle prove libere del Gran Premo di Abu Dhabi, ultima tappa della scosta stagione.
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Vincitore nel 2022 della Formula 3 Regional europea con Prema Powerteam, Beganovic si apprata a diventare il quinto pilota della Academy di Maranello a guidare una Ferrari in una sessione ufficiale dopo i due fratelli Leclerc, Robert Shwartzman e Oliver Bearman. Dino sarà il secondo pilota svedese della storia a mettersi al volante di una monoposto da Gran Premio del Cavallino Rampante dopo Stefan Johansson che guidò la Ferrari ormai quarant'anni fa, nelle stagioni 1985 e 1986 a fianco di Michele Alboreto. Oggi sessantottenne, il biondo pilota di Växjö mise a segno sei passaggi sul podio (due volte secondo nel 1985, tre volte terzo nel 1986) nell'arco di trentuno gare, completando la storica doppietta rossa aperta da Michele nel GP del Canada di quarant'anni fa, per poi passare alla McLaren.
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Da ricordare anche la militanza nella Scuderia di Maranello di Ronnie Peterson, che corse nel Campionato del Mondo Sport Prototipi con la Ferrari 312 P (due vittorie nel 1972 in coppia con l'australiano Tim Schenken a Buenos Aires e al Nuerburgring) ma non ebbe mai la chance di guidare la Rossa nel Mondiale di Formula Uno.