L'ex Team Principal ferrarista spiega le ragioni che lo hanno convinto a puntare forte sul ventenne talento paulIsta
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"Tutti i giovani che stanno entrando in Formula Uno stanno facendo subito bene. Questo è fantastico per il nostro sport, ma io non li stavo aspettando al varco per prendere le mie decisioni. Ho seguito la carriera di Bortoleto, ovviamente in modo approfondito negli ultimi mesi e nelle ultime settimane. L'ho visto correre e correre così bene, sono rimasto impressionato dalla sua velocità, dalla sua capacità di crescere e migliorarsi. Se mi guardo intorno, penso che sia uno dei piloti più talentuosi e ad alto potenziale. Per Audi è stato una scelta naturale. Ci siamo solo chiesti se farlo esordire nel 2025 oppure dargli un po' di tempo prima per crescere e poi farlo debuttare nel 2026 ma alla fine abbiamo scelto la prima opzione. Forse vedere anche altri giovani fare subito bene nei Gran Premi mi ha convinto a dargli fiducia: sì, Gabriel può fare molto bene fin dall'inizio". Rischio calcolato: così Mattia Binotto, capo del programma Audi F1, racconta la scelta di arruolare il Gabriel Bortoleto nel progetto Audi fin dal suo inizio, anzi fin dalla sua premessa. Il ventenne pilota paulista sarà l'anno prossimo affiancato all'esperto Nico Hulkenberg. Freschezza da una parte del garage "a quattro cerchi", esperienza dall'altra.
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"La carriera di Gabriel fin qui parla per lui. Il modo in cui sta guidando mi ha impressionato e di più ancora - come ho avuto modo di dirgli - la sua capacità di migliorarsi durante una singola stagione. Lo sta facendo quest'anno, nella stagione d'esordio in Formula 2. L'inizio è stato difficile, poi però ha preso una direzione e l'ha perseguita. È cresciuto molto gara per gara e questo è ciò che conta di più per me".
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"Sono rimasto colpito dalla sua personalità, dal suo atteggiamento e dalla sua mentalità. Non credo che sia solo un pilota fantastico, è anche una grande persona, e anche questo è di primaria importanza per il nostro progetto. Mi ha convinto lui in prima persona. Certo, ho parlato anche con Fernando (Alonso, manager di Bortoleto, ndr) ma giusto due chiacchiere, niente di più. Non mi ha mai cercato per convincermi a prendere Gabriel".
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