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FORMULA 1

Bortoleto: "Ho tutto da imparare ma punto a vincere, le gare e non solo"

Il campione in carica della Formula 2 è insieme ad Andrea Kimi Antonelli il rookie più atteso del Mondiale che verrà

di Stefano Gatti
28 Dic 2024 - 17:34
 © Getty Images

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Con il debutto di Gabriel Bortoleto tra poco meno di tre mesi a Melbourne il Brasile ritrova un pilota di Formula Uno (a tempo pieno) capace in prospettiva di fare grandi cose otto anni dopo il ritiro di Felipe Massa. In mezzo (ma anche tra lo stesso Massa e Ayrton Senna) diversi piloti verdeoro di belle speranze (e di grandi finanze) mai andati oltre qualche exploit isolato. La fiammella della speranza stessa torna a riaccendersi con Bortoleto. Paulista come l'indimenticabile tre volte iridato Ayrton e come l'ex ferrarista Massa, Gabriel ha compiuto vent'anni il 14 ottobre scorso. Ne avrà venti e cinque mesi tondi tondi il giorno del primo giorno di prove del Gran Premio d'Australia che segnerà il via del Mondiale e il suo esordio nella massima formula al volante della Sauber. I primi passi saranno tutt'altro che semplici: nonostante un buon finale di stagione con Zhou e Bottas, la Sauber resta in buona sostanza la cenerentola del gruppo e apparecchia a Bortoleto una stagione d'esordio con ogni probabilità sottotraccia.  Le controindicazioni però finiscono qui. La curva di apprendimento di Gabriel si farà via via più pronunciata e promettente e lo fornirà degli strumenti necessari per affrontare la metamorfosi di Sauber in Audi nei prossimi mesi e in chiave 2026.

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Sotto la guida di Mattia Binotto (Team Principal del team dalla fine della scorsa estate) e con un compagno di squadra esperto, senza troppi fronzoli e collaborativo q.b (quanto basta) come Nico Hulkenberg, Bortoleto ha la possibilità di crescere senza fretta (si fa per dire), in un contesto per certi versi protetto e senza pretese eccessive nel breve termine: una sorta di "tara" che permetterà al suo team e agli osservatori più attenti di stabilire rapidamente il... peso netto del talento di Gabriel. Condizione per dire molto diversa da quella di Andrea Kimi Antonelli che entra in Formula 1 dalla porta principale e anche da quella di Jack Doohan che ha già fatto il suo esordio con Alpine ma tecnicamente è un rookie. Campione della F.3 l'anno scorso e campione in carica della Formula 2 (ha battuto Isack Hadjar, terzo rookie del 2025, salito in Formula Uno con VISA Cash App RB) Bortoleto mostra di avere le idee chiare in una conversazione con la pagina web ufficiale della Formula 1 che - partita da lontano, dal suo excursus nelle ladder series - è approdata ad una prima dichiarazione d'intenti a medio raggio che non lascia dubbi sul focus del ventenne brasiliano e sul suo atteggiamento da vincente.

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"Per me è un onore entrare in Formula 1 e correre insieme a piloti molto forti che rappresentano una fonte di ispirazione per le giovani generazioni che arrivano dalla F.2 e dalla F.3 e cercano di ripercorrerne il cammino. Sono felice di fare ora parte di un club così esclusivo e di misurarmi con i migliori piloti del mondo per vedere cosa posso fare in Formula Uno. Non è stato facile arrivare qui, ha richiesto un sacco di duro lavoro da parte della squadra, mia e dei miei compagni di squadra. Con Trident in F.3 e con Invicta in F.2, non so quante ore di simulatore abbiamo fatto in questi due anni.  Ho fatto parte di due team che hanno ingegneri e meccanici forti, tutti hanno lavorato senza risparmio per raggiungere questi risultati e penso che la costanza sia stata una delle più grandi qualità in queste stagioni. Siamo sempre stati in grado di essere veloci ma soprattutto aggressivi e costanti. Ho dimostrato prima di tutto a me stesso che merito il mio posto nei Gran Premi del Mondiale, perché ho vinto entrambi i campionati, come Piastri, Russell e Leclerc prima di me".

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"Voglio essere in grado di lottare per le vittorie e rendere il mio Paese orgoglioso dei traguardi che riuscirò a raggiungere, ma questo non mi soddisfa del tutto. Voglio fare bene, voglio vincere gare, lottare per il titolo. Prima però devo migliorare come pilota e farmi strada: questa è la cosa più importante per me al momento. Non mi accontento di essere un pilota di Formula Uno, i miei obiettivi sono molto ambiziosi. La Formula e è stata al centro del mio mondo fino all'ultima gara della stagione ma quando sono salito sulla Sauber per il primo test ho voltato pagina ed è stato tanto, tanto bello. Zero pressioni, solo un nuovo inizio e un nuovo viaggio. Vediamo come andrà".

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