L'autodromo catalano ospita una due giorni di test che vede in pista insieme le due squadre più forti della scorsa stagione
di Stefano Gatti© Scuderia Ferrari HP Instagram
Non che fino ad ora si sia scherzato, ma da questa settimana la marcia di avvicinamento della Ferrari al Mondiale entra in una fase nuova e decisamente più sostanziale rispetto al debutto-evento di Lewis Hamilton ormai quasi due settimane fa (un brumoso mercoledì 22 gennaio) uslla Pista di Fiorano ma anche alla tre giorni di test in modalità TPC alla fine di gennaio a Barcellona. Lewis Hamilton e Charles Leclerc di nuovo in pista al Montmelò martedì 4 e mercoledì 5 febbraio per una due giorni di test Pirelli di una certa rilevanza appunto. Per due motivi.
Il primo è il passaggio del sette volte iridato e del... sette volte ferrarista (nel senso delle stagioni sulla Rossa) del suo compagno di squadra dall'abitacolo della SF-23 di due anni fa alla ancora più recente SF-24 schierata dalla Scuderia nel Mondiale la scorsa stagione. Pur se ampiamente modificata (a livello di sospensioni e aerodinamica) in chiave test-gomme 2026, Leclerc ritrova la monoposto al volante della quale nel 2024 ha volto tre straordinarie vittorie e Montecarlo, Monza e Austin. Sir Lewis si accomoda invece per la prima volta nel cockpit della monoposto che il suo predecessore Carlos Sainz ha portato due volte alla vittoria nei GP overseas dell'ex Sainz a Melbourne e Mexico City.Per Hamiton la preziosa possibilità di fare un confronto diretto tra la SF-24 e la sua ultima Mercedes, la W15 E Performance da lui portata due volte al successo l'anno scorso (in Inghilterra e Belgio) dopo due intere stagioni di latitanza dal gradino più alto del podio.
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Al netto di tutte le variabili di una sessione di test, la seconda ragione in base alla quale la due giorni di Barcellona rappresenta un primo cambio di passo sta nel primo confronto (indiretto quanto doi vuole ma pur sempre un confronto) con la McLaren, ugualmente convocata in Spagna da Pirelli per un necessario confronto dei propri pneumatici tra due monoposto diverse. Per la Ferrari (ma vale ovviamente anche nell'altra direzione...) un primo... "test a test" con la squadra campione del mondo Costruttori in carica, proprio al termine di una sfida con il Cavallino Rampante il cui esito non è mai stato realmente in bilico ma pur sempre rappresentativo di una svolta rispetto al recentissimo passato.Da ricordare che il team papaya non è rimasto con le mani in mano, girando al Paul Ricard con la propria MCL60 "Anniversary" del 2023 per un assaggio delle Pirelli "rain" 2026.
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Smarcato il test Pirelli, spazio all'intermezzo glamour o giù di lì di martedì 18 febbraio a Londra per la presentazione delle livree delle nuove monoposto e alle presentazioni delle singole squadre: la SF-25 di Maranello sarà svelata (si fa per dire) già all'indomani, mercoledì 19 febbraio, prima della spedizione in Bahrain per la decisiva sessione di test precampionato di tutte le dieci squadre, a due settimane dal via del Mondiale: il fine settimana centrale di marzo in occasione del Gran Premio d'Australia sul tracciato "diversamente cittadino" dell'Albert Park di Melbourne. Dove la Ferrari arriverà da campione in carica (nel 2024 vinse come detto Sainz) e con la responsabilità di una tradizione recente molto favorevole: quattro successi nelle ultime sei edizioni del GP "DownUnder" dal 2017 al 2024 (al netto delle due cancellazioni-Covid 2020 e 2021): prima dello spagnolo, ad imporsi erano stati Sebastian Vettel (uno-due 2017 e 2018) e Leclerc che tre anni fa proprio a Melbourne aveva lanciato una candidatura al titolo tramontata nel corso dell'estate di quell'anno, per poi (non va dimenticato) completare l'anno scorso la doppietta rossa aperta da Carlos.
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