Decima tappa del Mondiale in Russia, dove Lewis Hamilton può pareggiare uno dei record più significativi di Michael Schumacher: leggende a confronto.
di Stefano Gatti
Si è sempre ispirato ad Ayrton Senna e si appresta a raggiungere un nuovo record di Michael Schumacher, verosimilmente a ritoccarlo. Lewis Hamilton in Russia ha ottime chances di raggiungere il tedesco a quota 91 Gran Premi vinti e di spiccare definitivamente il volo verso il settimo titolo iridato, pareggiando Schumi, sempre lui. Epoche diverse, leggende a confronto o forse non confrontabili. Comunque sia, campioni di razza purissima.
Sarà pure un Mondiale monotematico, magari pure noioso, con le Frecce Nere a spadroneggiare, Verstappen alle prese con una sfida impossibile da reggere e le Ferrari che stanno a guardare. Però chI oggi segue (a vario titolo) la Formula Uno, nel weekend potrebbe trovarsi a testimoniare un evento epocale. Questo fine settimana a Sochi infatti la Formula Uno potrebbe vivere una giornata di portata storica perchè... a portata di Lewis Hamilton c'è il primato delle 91 vittorie di Michael Schumacher in prove valide per il Mondiale. Un record che il tedesco ha messo insieme nel corso di una carriera della durata di diciannove stagioni: dal 1991 al 2012 , iniziata solo dalla tarda estate quella d'esordio e con la pausa di tre anni (dal 2007 al 2009) all'epoca del primo ritiro di Schumi dopo l'epopea ferrarista seguita appunto dal poco brillante rientro con la Mercedes. Al volante della quale Michael (ed è questo un altro filo diretto tra i due) è stato sostituito proprio da Hamilton. Il quale, da parte sua, i suoi attuali 90 successi li ha collezionati nell'arco di una carrera che (fin qui) ha avuto una durata di quattordici stagioni consecutive: dal 2007 a questa, ancora in corso ad ancora... ricca di possibilità di pareggiare Schumi appunto e poi di staccarlo. Dopo averlo già fatto (Spa-Francorchamps 2017) a quota 68 nel numero di pole positions. Che poi appunto, nel giro di tre soli anni, Lewis ha portato a 95...!
Si può anche sottolineare come il Re Nero si appresti ad eguagliare Michael avendo vinto almeno un GP in tutte le stagioni della sua carriera: quattro addirittura in quella d'esordio (il 2007), uno solo nel 2013, primo Mondiale in Mercedes, appunto sal posto di Schumi. Il quale, da parte sua, ha mancato la "missione vittoria" nel Mondiale d'esordio (il 1991, sei GP disputati) e poi nel triennio Mercedes (2010-2012) , salvandosi in corner nel 2005 con il successo nel GP degli USA a Indianapolis boicottato per il caos-pneumatici Michelin da tutte le squadre ad eccezione di Ferrari, Jordan e Minardi. Schumacher insomma ha "impiegato" quindici stagioni effettive per arrivare a quota 91, Hamilton ce la farebbe in una stagione di meno. Per poi provare ad andare oltre. Ciò che significherà mettere definitivamente le mani sul settimo titolo iridato, Affiancando nuovamente pari con Schumacher. Metter la freccia e staccarlo poi sarebbe possibile ma (ancora) più difficile che eguagliarne le vittorie. Quella acchiappa-record nel GP di Russia porterebbe intanto come minimo a 62 i punti di vantaggio su Valtteri Bottas, trasformando i successivi GP (ne mancheranno sette) in altrettanti matchpoints iridati...!
Carismatico (quasi) quanto Senna, vincente quanto (e presto più di) Schumacher: Lewis è pronto a diventare il più grande di sempre. Il più grande di tutti? La differenza è sottile, ma esiste.
intesi sen schu