Non solo piloti e squadre nelle nostre valutazione post-gara del nono appuntamento iridato
di Stefano Gatti© Getty Images
MAX VERSTAPPEN: VOTO 10
Percorso netto sulla pista di casa Red Bull e quinta vittoria consecutiva, alla quale si aggiunge la vittoria-sprint del sabato austriaco. Una manita di successi imbarazzante per tutti gli altri, a partire dal suo compagno di squadra SERGIO PEREZ (VOTO 7) che si salva in corner con un paio di passaggi sul podio (exploit che gli mancava da un paio di mesi) ma "stacca" comunque ottantuno punti dal suo irraggiungibile compagno di squadra.
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CHARLES LECLERC: VOTO 7
Anche nel caso del monegasco si tratta di mettere nel conto entrambe le gare del weekend e - a fronte di una domenica molto buona - occorre soppesare le controindicazioni fornite da una Sprint annacquata. Un weekend sull'altalena insomma per Charles: incoraggiante ma non privo di ombre che semplicemente non dovrebbero esserci.
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CARLOS SAINZ: VOTO 6,5
Al contrario del compagno di squadra, lo spagnolo brilla di più nella condizioni precarie del sabato. Si difende bene (anzi, attacca) nel GP full distance, pagando poi come altri (anzi, più di tutti) la pantomima dei famigerati track limits. Roba da coltello tra i denti per Carlos nell'imminenza del GP d'Inghilterra che - un anno fa - fece da prestigioso scenario alla sua prima (e fin qui unica) vittoria nel Mondiale.
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LANDO NORRIS: VOTO 7
Quando la Formula Uno attracca a Spielberg, Lando trovo sempre modo di brillare, compatibilmente con le qualità non propriamente eccelse dell'attuale McLaren. Sfiora il podio domenicale, mette a segno in un solo GP lo stesso bottino di punti (dodici) raggranellato negli otto GP precedenti (!) e si incarica di mandare avanti la "baracca" arancione in attesa che il compagno di squadra Piastri riesca a dare continuità alla sua performance. Il dubbio è che poi potrebbe essere soprattutto quest'ultimo a goderne i frutti più prelibati.
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TRACK LIMITS: SENZA VOTO
Troppo facile liquidare come assurdità la questione. Innanzitutto, se la regola esiste, piloti e squadre dovrebbero semplicemente tenerne conto. Va detto però che la sua applicazione cambia da pista a pista ed è parecchio "ballerina" anche all'intero del singolo fine settimana. Alzare i cordoli e reintrodurre la ghiaia a bordo pista? Palliativi, è un problema di filosofia e ci sono persone preposte ad occuparsene: facciano (bene, stavolta) il loro lavoro. Classifiche stravolte ore dopo la bandiera a scacchi fanno malissimo alla credibilità del movimento moto più che al piazzamento dei singoli in classifica. L'altro problema è che chi si lamenta della penalità da scontare non perde un secondo per accusare i diretti concorrenti per le loro infrazioni, puntando ad avvantaggiarsene. Come accade per l'altrettanto famigerato "impeding" che - in qualche caso - fa assomigliare piloti. team principal e direttori sportivi - ad altrettanti bambini dispettosi sempre pronti a fare... la spia!