Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

FORMULA 1

Coppia massima, rischio anche: il borsino delle Big Four del 2025

Le quattro squadre di punta di presentano al via del Mondiale con formazioni molto diverse tra di loro

di Stefano Gatti
22 Feb 2025 - 11:49
 © Scuderia Ferrari HP Instagram

© Scuderia Ferrari HP Instagram

La più esplosiva e la più prevedibile, la più inquieta e la più eterogenea. Le coppie di piloti delle "Big Four" del Mondiale raccontano già molto (e a ruote ancora ferme... o quasi) dell'incertezza di una delle stagioni più attese nella storia della Formula Uno. Non andiamo oltre con i proclami sensazional-promozionali che toccano ad altri ma vogliamo soffermarci sugli ingredienti-base per provare ad immaginare cosa potrebbe succedere dal Gran Premio d'Australia in avanti. Dove per "avanti"intendiamo un cammino a passo speditissimo lungo ventiquattro Gran Premi e quasi nove mesi: dall'inizio della primavera alle prime luci natalizie.

© Formula1 Instagram

© Formula1 Instagram

FERRARI, LA PIÙ ESPLOSIVA

Condivide con McLaren il privilegio di avere due piloti vincitori di GP iridati ma il confronto finisce qui perché la Scuderia di Maranello può vantare be sette titoli iridati: un palmarès inarrivabile, ovviamente tutto sbilanciato a favore del nuovo arrivato Hamilton. Da parte loro, Sir Lewis e Charles Leclerc condividono la stessa ambizione: conquistare il titolo iridato piloti al volante della Rossa. Il quarantenne eptacampione di Stevenage per addentrarsi ulteriormente nella storia del motorsport, staccando Michael Schumacher. Il suo compagno di squadra monegasco per lasciare finalmente quota zero (titoli). Sul piano del carattere e della personalità di entrambi non ci sono evidenti controindicazioni. Spesso però la pista divide ciò che il briefing pre-gara ha unito. Charles può sicuramente contare su un team-mate meno imprevedibile e umorale di Sainz ma per lui le belle notizie finiscono qui.

© Getty Images

© Getty Images

MERCEDES: LA PIÙ ETEROGENEA

In Formula Uno dal 2019, George Russell forma con i rookie Andrea Kimi Antonelli la coppia anomala per eccellenza tra quelle schierate dai quattro top team del Mondiale. Il fresco ventisettenne pilota di King's Lynn (ha compiuto gli anni il 15 febbraio scorso) si è sorbito un paio di anni di apprendistato con la "Cenerentola" Williams prima di salire sulla Mercedes, mentre il suo giovane (ok, più giovane) compagno di squadra è entrato in Formula Uno dalla porta principale. Tanto per seguire ancora il filo... rosso Hamilton, George lo ha sostanzialmente battuto nelle ultime due stagione insieme senza però mai davvero guadagnarsi i gradi di capitano, Andrea ne ha preso addirittura il posto in squadra ed è preceduto da una sorta di predestinazione che ne fa per l'inglese una scomodissima pietra di paragone. Attenzione però: stiamo pur sempre parlando di un pilota inglese (Russell) e di uno italiano in un team inglese. Potrebbe incidere.

© Getty Images

© Getty Images

MCLAREN, LA PIÙ INQUIETA

Piastri e Norris formano la coppia più... ravvicinata e inquieta. Ravvicinata perché il rampante australiano e l'imprevedibile inglese sono divisi all'anagrafe da due soli anni a "favore" di Oscar (per inciso, Hamilton-Leclerc la coppia più distanziata: dodici anni!). Inquieta, tornando alla McLaren perché il breve ma significato "storico" della loro convivenza non fa dormire sonni tranquilli sul ponte di comando del team papaya. Nel 2024 le frizioni tra i due non sono mancate, ad ogni "favore" dell'uno nei confronti dell'altro è sempre dovuta seguire adeguato controfavore. Tanta "birra" (nel senso del piede pesante sul gas) ma nervi tesi. Una coppia così è perfetta per vincere il Mondiale Costruttori (come è infatti avvenuto lo scorso anno). Per quello piloti invece non ci siamo, a meno che la MCL39 non sia così superiore alla concorrenza da escludere le altre tre coppie dalla corsa al titolo e allora... vinca il migliore.

© Getty Images

© Getty Images

RED BULL, LA PIÙ PREVEDIBILE

Abbiamo lasciato per ultimo il binomio che suscita meno entusiasmo, tranne che in Olanda e in Nuova Zelanda. Sulla carta il poco più che rookie di Hastings Liam Lawson è destinato a diventare l'ennesima vittima sacrificale del quattro volte campione del mondo Max Verstappen. Ma poi perché? Storia e biologia (mettiamoci pure la prossima paternità) dicono che presto o tardi anche Verstappen troverà pane per i suoi denti. Siamo però convinti che l'olandese mollerà i Gran Premi prima di trovare qualcuno che possa batterlo in pianta stabile:a parità di macchina ovviamente. A parte questo, in nostri rispetti Max e... in bocca al lupo Liam!

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri