Il Mondiale torna sulla scena dell'unica vittoria sfuggita nel 2023 alle Red Bull e vinta dalla Rossa con Sainz
di Stefano Gatti© Getty Images
Anche se la sua collocazione geografica è incerta, con il Gran Premio dell'Azerbaijan il Mondiale di Formula Uno 2024 ha definitivamente abbandonato l'Europa. Certezze ben più solide invece per quanto riguarda le gerarchie delle forze in campo, con la McLaren sempre più padrona della pista, la Ferrari a caccia di una Red Bull ormai giunta a fine ciclo (vincente) e la Mercedes ridotta ad attendere le disavventure altrui per raggiungere il podio, dopo le tre vittorie di inizio estate. Lasciata Baku, sulla rotta per le Indie la Scuderia di Maranello si prepara ad affrontare il Gran Premio di Singapore, unica vittoria sfuggita l'anno scorso al "sacco" Red Bull e invece arpionata proprio dalla Ferrari, con una prova "catenacciara" ma assolutamente efficace da parte di Carlos Sainz. D'altra parte la gara by night di Marina Bay ben si addice alle Rosse: a livello di tradizione ma anche a livello di filosofia tecnica. Scorrendone l'albo doro si trovano infatti l'ormai remota vittoria di Fernando Alonso nel 2010 e quelle un po' più recenti di Sebastian Vettel nel 2015 e nel 2019.
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Dopo il poker firmato Sainz... la "manita" griffata Lerclerc nell'albo d'oro della città-stato asiatica? Il monegasco è motivatissimo a giocarsi fino in fondo le proprie chances di rientrare nella corsa al titolo, che non sono particolarmente elevate ma esistono. Si spiega anche così la... delusione di Charles a fine gara a Baku: sette punti in meno fanno una certa differenza, se ti senti in corsa, a maggiore ragione se a metterseli in tasca è il pilota - Oscar Piastri, naturalmente - che ti bracca in classifica generale e che - ugualmente determinatissimo a non lasciare nulla di intentato - quasi si dimentica di sorridere alla sua seconda vittoria nel Mondiale, lui pure già con la testa a Singapore per dare un'altra picconata made in Melbourne alle papaya rules!
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Ci aspetta insomma un finale di stagione a dir poco esplosivo, in pista e fatalmente anche fuori, magari negli angoli più remoti del paddock. Incidentalmente, per la Ferrari la missione è doppia. Sì perché Maranello punta anche il secondo posto nel Mondiale Costruttori, un traguardo che sarebbe migliorativo della scorsa stagione, quando il Cavallino Rampante lo perse per un'incollatura (tre punti, 409 a 406) a vantaggio della Mecedes, con la McLaren lontana quarta ad oltre cento lunghezze di distanza (302), con Red Bull campione del mondo alla quota orbitale di 860 punti, più del doppio delle Frecce d'Argento. Altri tempi, tutto un altro Mondiale e -da molteplici punti di vista, praticamente tutti in realtà) - è meglio così!