L'undicesima affermazione nella classica di durata francese "lancia" i piani di riscatto di Maranello nel Mondiale
di Stefano Gatti© Getty Images
Riuscirà la Ferrari a cancellare a Barcellona il doppio passaggio a vuoto di Montreal? La questione è puramente tecnica ma perché non provare a sfruttare il lancio motivazionale fornito su un piatto d'argento dal secondo successo consecutivo a Le Mans? Non c'è purtroppo un travaso diretto tra l'undicesima vittoria del Cavallino Rampante nella 24 Ore più famosa e la fin qui altalenante campagna 2024 nei Gran Premi, ma anche orgoglio e senso di appartenenza vogliono la loro parte. Almeno fino a venerdì mattina, al semaforo verde in fondo alla pit lane di Montmelò, che darà il via alle operazioni del decimo appuntamento del Mondiale. Come spesso accade, anche per quanto riguarda il Gran Premio di Spagna la Ferrari (e Michael Schumacher...) sono in cima all'albo d'oro in termini di vittoria, ma l'ultimo podio alto di un pilota della Rossa risale a più di dieci anni fa e - ciò che più conta o quantomeno importa - dodici mesi fa le Rosse avevano dato vita ad una performance promettente in prova (ma con il solo Sainz) e sostanzialmente deludente in gara, con il podio nemmeno sfiorato e invece occupato nell'ordine da Max Verstappen, Lewis Hamilton e George Russell.
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Il tre volte campione del mondo olandese mise nel 2023 a segno la sua seconda vittoria consecutiva (dopo la "manita" 2017-2021 di sir Lewis Hamiton) e la terza in totale, visto che Max aveva ottenuto una straordinaria affermazione nel 2016, nella sua gara d'esordio al volante della Red Bull! Tornando alla Ferrari, lo scorso anno l'idolo di casa Sainz era stato secondo al solo Verstappen in qualifica, retrocedendo però in gara fino alla casella finale della top five, al sicuro dalle due Aston Martin di Stroll e Alonso (con il canadese sesto davanti allo spagnolo a casa sua) ma dietro alle Mercedes e alla Red Bull di Perez. Un weekend tutto in di discesa (nel senso negativo del termine) per il madrileno che punta moltissimo a lasciare il segno sul suo ultimo GP in patria al volante della Rossa.
Molto più di basso profilo (per non calcare troppo la mano) il GP di Spagna 2023 di Charles Leclerc, protagonista (si fa per dire) di uno dei due rari fine settimana complicati. Scattato dalla pole nel 2022, il monegasco era stato addirittura eliminato nel Q1 per la prima volta in quattro anni, prendendo poi il via dai box a causa della sostituzione di power unit e cambio, per poi mettere sull'asfalto una rimonta riuscita solo a metà e infatti chiusa in undicesima posizione, alla soglia della zona punti.
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Meglio insomma guardare avanti e in ogni caso (al di là del trionfo-bis a Le Mans...) non attingere troppo alla memoria storica perché - come detto all'inizio - l'ultimo passaggio sul podio alto di Barcellona di un pilota della Rossa porta la firma (o meglio, l'impronta) di Fernando Alonso nel 2013. Particolare che lo spagnolo - in tempi recenti particolarmente "velenoso"nei confronti del suo ex team - difficilmente dimenticherà di sottolineare nel weekend catalano... Fernando si impose con la Ferrari per quello che era in quel momento il secondo successo stagionale ma sarebbe rimasto l'ultimo di un Mondiale da lì in avanti dominato e quindi vinto (quarto titolo di fila) da Sebastian Vettel. Tutta un'altra storia e tutta un'altra epoca, visto che si trattava dell'ultimo anno della Formula Uno... termica, prima dell'avvento di quella ibrida. Il salto generazionale è addirittura doppio, poiché nel frattempo è intervenuta anche la svolta wing cars di due anni fa.