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FORMULA 1

Domenicali: "Antonelli in Ferrari? Sarebbe bello. Imola e Monza? Tempo di scelte definitive"

Il presidente e AD di Formula One Group dice la sua anche sul difficile "impatto" di Hamilton con il mondo Ferrari

di Stefano Gatti
14 Apr 2025 - 17:38
 © Getty Images

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"Antonelli è un ragazzo straordinario, da coltivare, con valori che mi piacciono molto. Vederlo entrare nel paddock con la famiglia e la sorellina mano nella mano ci dà una dimensione romantica dello sport, poi quando abbassa la visiera va fortissimo Prima di equipararlo a qualche campione credo sia giusto aspettare, ma la certezza è che diventerà un protagonista del nostro mondo. Kimi in Ferrari? Un pilota italiano con una macchina italiana… C’è bisogno di un pilota che, soprattutto nel mondo di oggi, rappresenti una figura di riferimento per il mondo giovanile. Quindi sarebbe veramente bello, ma credo che Toto Wolff non sia così d’accordo in questo momento”.

In una lunga conversazione nel programma "La politica nel pallone" di Emilio Mancuso su Radio Rai Gr Parlamento all'indomani del Gran Premio del Bahrain, Stefano Domenicali ha affrontato una serie di temi di grande attualità legati ai primi quattro appuntamenti del Mondiale. Di sicuro però la risposta più interessante è stata quella relativa all'ottimo avvio di stagione (e di carriera nel Mondiale) da parte del diciottenne pilota bolognese della Mercedes.

In un certo senso le parole dell'AD della Formula 1 hanno fatto eco a quelle dell'ex presidente della Ferrari Luca di Montezemolo che - presente a Sakhr - al termine delle qualifiche di sabato scorso aveva detto che - fosse stato ancora in sella... al Cavallio Rampante, avrebbe provato a prendere Antonelli, mandandolo in Sauber "per un paio di annetti" prima di riprenderselo. Tra gli altri temi affrontati da Domenicali nell'intervista: il momento difficile della Ferrari, quello di Lewis Hamilton in particolare e il futuro (molto incerto) della coabitazione in calendario di Imola e Monza.

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 “L’Italia ha sempre rappresentato e rappresenterà in futuro una parte importante della F.1, ma sarà sempre più difficile avere due GP nello stesso Paese perché l’interesse sulla F.1 sta crescendo ed è una situazione che dovremo affrontare nei prossimi mesi. È difficile che questa situazione possa continuare per molto. Nei prossimi mesi affronteremo questa scelta, dal punto di vista umano non sarà facile, ma devo esercitare un ruolo internazionale che mi pone di fronte a tantissime richieste in giro per il mondo di Paesi emergenti che possono permettere alla F.1 di crescere. È una valutazione che presto dovrò sciogliere come scelta definitiva. Non dimentico che Imola ha risposto in un momento di grande difficoltà, quello dell'emergenza sanitaria mondiale".  

“Vedo una Ferrari che è vicinissima a chi sta vincendo. L’unico consiglio che posso dare a Vasseur è di continuare a lavorare a testa bassa senza sentire il peso di una pressione che è naturale per chi ricopre quella posizione. Sono convinto che presto vedremo la Ferrari vincere anche quest’anno. Bisogna continuare a stare lì, quest’anno i distacchi sono talmente piccoli che i dettagli faranno la differenza. Essere Ferrari è qualcosa di unico, ne parlavo con Hamilton che si è reso conto di cosa vuol dire vestire la tuta rossa. Quella di sir Lewis in Ferrari è una sfida sportiva straordinaria. Vincere da subito non è banale. Credo che la sua tenacia e la sua forza sia quella di credere e crescere insieme alla squadra. Voglio essere positivo, anche se ovviamente non è facile. Leclerc è un pilota straordinario che non vuole perdere l’occasione per dimostrare che è più forte. Ci sono elementi straordinari all’interno della squadra Ferrari che sono positivi per tutto il mondo della F.1".

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