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F.1 Missione Africa: dai FIA Awards alle contraddizioni del progetto GP Ruanda

di Stefano Gatti
14 Dic 2024 - 17:27
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Nuove... vecchie frontiere per il Mondiale: per la tradizionale e sfarzosa cerimonia dei FIA Awards 2024, la Federazione Internazionale dell'Automobile ha scelto l'avveniristica BK Arena di Kigali, capitale del Rwanda. Per Max Verstappen, non a caso chiamato a svolgere i suoi "lavori socialmente utili" (causa improperi via radio nel weekend del GP di Singapore) proprio nel Paese africano in uno degli eventi laterali della premiazione stessa, è arrivato nella serata di gala di venerdì 13 dicembre il quarto trofeo da campione del mondo.

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Premiati con lui anche Lando Norris e Charles Leclerc che lo hanno seguito (da lontano) nella classifica generale, la McLaren campione per la nona volta campione del mondo Costruttori (pareggiando la Williams) e tutti gli altri campioni FIA della stagione ormai alle spalle, ad iniziare da Gabriel Bortoleto che lo scorso fine settimana ad Anbu Dhabi l'ha spuntata nel doppio appuntamento finale Isack Hadjar e che nel 2025 debutterà nel Mondiale al volante della Sauber (Audi nel 2026) a fianco di Nico Hulkenberg. 

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Preceduta dall'altrettanto classica sessione del Consiglio Mondiale FIA di mercoledì 11 dicembre scorso, la cornice della cerimonia di premiazione è stata preceduta dall'annuncio della candidatura del Rwanda ad ospitare un Gran Premio di Formula Uno che - nel continente africano - manca da oltre trent'anni, vale a dire dall'ultima edizione del GP del Sudafrica del 1993 sul circuito di Kyalami (prima tappa del Mondiale di quell'anno), vinto da Alain Prost con la Williams-Renault davanti ad Ayrton Senna e Mark Blundell, rispettivamente su McLaren-Ford e Ligier-Renault.

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Ad ospitare il Mondiale sarebbe un impianto permanente da realizzare alla periferia di Kigali, nelle vicinanze di un nuovo aeroporto internazionale (anch'esso ancora da costruire). A disegnare la pista sarebbe l'ex pilota di Formula Uno austriaco Alexander Wurz, la cui società è stata ugualmente in caricata della realizzazione di un nuovo autodromo in Arabia Saudita. Fortemente sostenuta dal governo ruandese e dal suo stesso presidente Paul Kagame ("forte" di una maggioranza a dire poco bulgara di consensi nelle elezioni della scorsa estate), la candidatura del Gran Premio del Ruanda (non ci sono ancora indicazioni sulle relative tempistiche) gode ovviamente del pieno supporto della FIA e di Formula 1 (l'Organizzatore del Mondiale) e recentemente anche sir Lewis Hamilton si è espresso in suo favore. 

Insieme ai "pro" dell'intera operazione, occorre anche sottolineare i "contro", o meglio l'opportunità (o meno!) di un investimento globale da 150 milioni di dollari, pari all'uno per cento del prodotto interno lordo del Paese africano (uno dei più poveri del pianeta) che si è lasciato alle spalle (nel 1993) una sanguinosissima guerra civile a sfondo etnico, sfociata in un vero e proprio genocidio. Trent'anni di assenza della Formula Uno in Africa (il GP del 1993 appunto) possono essere tanti, tre decenni di storia (l'attuale presidente è in carica dal 2000 ma di fatto controlla il Ruanda dalla fine dello scontro tra Hutu e Tutsi) sembrano invece un tempo fin troppo breve per un Paese che affronta tuttora infatti sfide ben più difficili ed eticamente drammatiche. Considerazioni che continuano però a restare estranee tanto alla FIA di Ben Sulayem quanto all’Organizzatore di un Mondiale sempre più sbilanciato verso Paesi che - al di là della "facciata" - mettono altrettanto in secondo piano i diritti umani più elementari e quelli delle donne in particolare.

Il Presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha dato il benvenuto agli ospiti della serata dicendo: "Qui a Kigali abbiamo fatto luce sui membri della nostra famiglia di sport motoristici il cui impegno, spirito e impegno sono al centro del nostro sport, e guardiamo ai campioni del futuro, a coloro che hanno appena iniziato la loro carriera e si stanno godendo il loro primo assaggio di successo".

I FIA Awards 2024 chiudono una delle stagioni più combattute degli ultimi tempi in tutti i Campionati del Mondo FIA, con un'azione spettacolare e una competizione serrata che ci ricordano perché lo sport automobilistico è una passione per così tante persone.

Per l'edizione 2024 sono state aggiunte diverse novità, come un premio Azione dell'anno per ciascuno dei Campionati del Mondo, che riconosce gli aspetti unici ed emozionanti di ciascuna delle nostre varie categorie. Questi premi sono stati scelti con il voto popolare di migliaia di fans sulle piattaforme dei social media della FIA.

Un'altra novità è stata uno dei momenti salienti della serata, quando è stato annunciato il FIA Lifetime Achievement Award. Pioniera delle attività Women in Motorsport della FIA e sostenitrice della sicurezza, Michèle Mouton - leggenda dei rally - ha ricevuto una standing ovation dalla platea e il suo premio dal Presidente della FIA Ben Sulayem.

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Max Verstappen ha ricevuto il trofeo di Campione del Mondo Piloti FIA di Formula Uno per il quarto anno consecutivo, affiancato a Kigali dall'uomo che ha messo pressione nella seconda metà della stagione, Lando Norris della McLaren, che si è portato a casa il trofeo del secondo posto. Charles Leclerc è tornato ai FIA Awards per la seconda volta, finendo terzo con la Ferrari, mentre sono stati Zak Brown e Andrea Stella della McLaren a conquistare il trofeo Costruttori dopo un'emozionante lotta che si è conclusa fino all'ultima gara ad Abu Dhabi.

Il produttore più decorato della serata è stato Toyota, con i team TOYOTA GAZOO Racing che hanno trionfato nei campionati mondiali FIA Rally, Rally-Raid ed Endurance nel 2024.

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Thierry Neuville e Martijn Wydaeghe hanno raggiunto l'apice del mondo dei rally dopo cinque precedenti secondi posti nel WRC, conquistando il titolo all'ultimo round in Giappone, mentre nel W2RC è stato il terzo premio consecutivo per Nasser Al-Attiyah e il primo per il suo copilota Edouard Boulanger.

Johan Kristoffersson ha partecipato per la settima volta ai FIA Awards, con il pilota svedese che si è dimostrato ancora una volta impareggiabile nel FIA World Rallycross Championship, che quest'anno ha contrapposto auto ICE alimentate in modo sostenibile a veicoli elettrici completi in una "battaglia di tecnologie".

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Tornando alle corse in circuito, è stato un altro anno incredibile nel FIA World Endurance Championship, con la categoria Hypercar che è andata sempre più rafforzandosi. Alla fine sono stati André Lotterer, Kévin Estre, Laurens Vanthoor di Porsche a ricevere i trofei dei Campioni stasera in Ruanda: il secondo per Lotterer e il primo sia per Estre che per Vanthoor.

La decima stagione dell'ABB FIA Formula E World Championship è stata ultra-competitiva come ci si aspetta da questa rivoluzionaria serie elettrica. Nell'ennesimo finale di stagione decisivo per il titolo, è stato Pascal Wehrlein a trionfare.

Guardando al futuro, i FIA Awards puntano i riflettori su quei piloti che stanno rapidamente scalando i ranghi degli sport motoristici. I Campioni del Mondo FIA Karting sono stati onorati per le loro vittorie, con Kenzo Craigie, Ethan Jeff-Hall e Giuseppe Palomba che hanno ricevuto i loro ambiti trofei rispettivamente per le classi Junior, OK e KZ.

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Un indicatore comprovato per la futura celebrità, il FIA Rookie of the Year premia un pilota che ha prodotto una prestazione eccezionale nella sua prima stagione di una nuova categoria, e quest'anno è stato il brasiliano Gabriel Bortoleto che si unisce a campioni affermati del calibro di Max Verstappen, Charles Leclerc e Oscar Piastri come vincitore di questo premio. Anche Bortoleto è salito sullo spettacolare palco per ricevere il suo trofeo di campione FIA di Formula 2, insieme al secondo e terzo classificato Isack Hadjar e Paul Aron.

Per finire, Bernie Ecclestone ha ricevuto la Medaglia per l'Innovazione del Presidente della FIA per una vita di successi e contributi alla promozione della Formula 1 e per il ruolo fondamentale che ha svolto nel trasformare l'apice del nostro sport nello spettacolo globale che è oggi.

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