L'ex patron del Circus aveva difeso l'invasione dell'Ucraina e dichiarato che era pronto a "prendersi una pallottola" per il presidente russo
Bernie Ecclestone fa retromarcia in merito a Vladimir Putin e alla guerra in Ucraina. Dopo aver sollevato un polverone con le sue esternazioni, nelle quali si diceva pronto a "prendersi una pallottola" per il presidente russo, l'ex patron della Formula 1 ha deciso di ritrattare: "Spesso le persone dicono o fanno cose senza pensarci troppo e probabilmente io ho fatto lo stesso - ha detto in un'intervista a Sky -. Potrei capire chi pensa che io sto difendendo quello che ha fatto Putin in Ucraina, cosa che in realtà non faccio".
Poco più di una settimana fa Ecclestone aveva definito Putin "una persona di prima classe", sostenendo che stesse facendo solamente "ciò che ritiene giusto per la Russia". Un'uscita che aveva addirittura costretto la Formula 1 a prendere le distanze da lui, con una nota ufficiale in cui le sue dichiarazioni venivano definite "in netto contrasto con la posizione dei moderni valori del nostro sport".
"Sono cresciuto durante la Seconda Guerra mondiale, quindi so com'è - ha proseguito il 91enne, che per quasi 40 anni ha governato sul Circus -. Mi dispiace per le persone in Ucraina che devono soffrire per qualcosa che non hanno fatto. Non hanno fatto niente di male, non hanno iniziato niente. Vogliono solo andare avanti con le loro vite. Vogliono che i loro figli vadano a scuola, che cerchino di andare a lavorare e a guadagnarsi da vivere per far andare avanti la loro famiglia. Quindi non meritano di dover soffrire. La guerra non va bene per nessuno. Non vedo come si possa guadagnare da essa. Penso che dovrebbero incontrarsi e trovare un accordo. E mi dispiace se qualcosa di quello che ho detto ha sconvolto qualcuno, perché di certo non era mia intenzione".