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L'olandese sorride e applaude per il lavoro del team, il messicano prova a impensierire il compagno di box
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Max Verstappen senza rivali nel GP del Giappone a Suzuka, col terzo successo della stagione di F1 per l'olandese che in terra nipponica aveva solo una preoccupazione: "Sono molto felice, è stata una bella gara. Il problema era stare avanti in partenza, poi la strategia è andata alla perfezione e meglio di così non poteva andare". Un successo che arriva a due settimane dal ritiro di Melbourne che il tre volte iridato ha commentato come "solo un piccolo contrattempo".
Archiviato il Giappone toccherà ora alla Cina, dove il weekend di garà sarà modificato rispetto ai quattro appuntamenti precedenti per la prima Sprint Race dell'anno: "Sarà frenetico, avremo solo una sessione per trovare il ritmo, ma sarà davvero interessante".
Secondo posto per Sergio Perez e terza doppietta stagionale per Red Bull, col pilota messicano che sorride: "È stata una bella gara per il team, la ripartenza è sempre un'incognita ma è stata migliore della prima. Abbiamo pagato il prezzo perché abbiamo perso il bilanciamento e ci è mancata la vita della gomma. Sono rientrato e ho spinto con le medie, poi con le hard è andata meglio. Ho sofferto col bilanciamento, ma siamo in un buon periodo. Qui l'anno scorso è stato il mio peggior weekend, oggi sono consapevole di poter andare forte ovunque".
Nono posto per Lewis Hamilton, per larghi tratti in difficoltà alal guida della sua W15: "Con un'altra strategia non sarebbe cambiato nulla, è stato davvero difficile oggi. Ho avuto dei danni all'inizio sul contatto con Leclerc, non riuscivo a curvare. Le medie sono state meglio in pista, ma in generale la macchina non va".
Delusione per Daniel Ricciardo, che con la sua Racing Bulls è stato costretto al ritiro dopo appena tre curve: "A volte pensi che peggio non potrebbe andare, ma quando inizia a piovere... poi diluvia. Non ho visto Albon, sapevo potesse essere lì e non ho preso la pista in larghezza come avrei potuto fare. Avevo controllato prima di inserirmi in curva, pensavo ci fosse spazio. E invece non c'era".
L'altra campana, quella che risuona da parte di Alexander Albon coinvolto nell'incidente con Ricciardo, è anche chiara: "Ho provato a superarlo, mi ero inserito in curva 3 per poi cercare di dargli fastidio più avanti per sorpassarlo. Ma ho capito che non c'era spazio e ho provato a rallentare dopo aver capito cosa poteva succedere. Ora la mia preoccupazione è per la macchina, valutare i danni perché questo non ci voleva con i problemi di ricambi al telaio che abbiamo".