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F1 Giappone: rinascita Bottas, Mercedes ancora campione

Doppio pasticcio in partenza per le Ferrari, che partivano in prima fila: Vettel 2°, Leclerc 7° dopo una doppia penalità

13 Ott 2019 - 11:30
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© Getty Images
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Valtteri Bottas ha vinto il GP del Giappone e conquistato il suo terzo successo stagionale nel mondiale di Formula 1. Il finlandese ha sfruttato una super partenza e un doppio pasticcio al via dei piloti Ferrari, che scattavano in prima fila, per conquistare una vittoria che gli mancava da 12 GP. Il terzo posto di Hamilton ha regalato alla Mercedes il sesto titolo costruttori di fila. Vettel ha difeso il 2° posto, Leclerc ha chiuso 7° dopo una doppia penalità.

Per Bottas è stata la domenica del riscatto. Il finlandese, grazie soprattutto a una partenza strepitosa, ha ritrovato un successo che gli mancava dal GP d'Azerbaigian ed è tornato finalmente a mettere le sue ruote davanti a quelle del compagno di team. Lewis, dal canto suo, si è accontentato del terzo posto, obbedendo all'ordine del muretto di effettuare il secondo pit che ha lasciato strada libera al compagno. Un risultato che potrà al massimo prolungare un altro po' l'attesa per la vittoria di un Mondiale ormai in tasca (è a + 64 da Bottas a 4 gare dalla fine). Nel frattempo, per la Mercedes è arrivato il sesto titolo costruttori consecutivo, a riprova di un dominio totale e indiscusso da quando sono stati introdotti i propulsori turbo-ibridi nel 2014.

La gara delle Ferrari, di fatto, è stata compromessa in partenza: Vettel ha avuto un leggero "jump start", si è fatto infilare da Bottas (che scattava in terza casella) ed è stato poi graziato dai commissari, che hanno scelto di non punire la falsa partenza. Il tedesco ha poi resistito nel finale agli assalti di Hamilton, difendendo un 2° posto che lascia comunque l'amaro in bocca. Leclerc è invece stato coinvolto in un incidente in curva 1 con la Red Bull di Verstappen (poi obbligato al ritiro), ha danneggiato l'alettone anteriore ed è stato costretto al rientro ai box, ritrovandosi a dover rimontare da fondo gruppo e a dover effettuare addirittura 3 soste. Il monegasco è finito sotto investigazione per l'episodio e lo stesso destino è toccato al team, reo di non aver richiamato immediatamente Charles quando girava con l'alettone danneggiato. Il risultato finale è stata una penalità di 15 secondi: 5 per la collisione, 10 per il mancato rientro, con conseguente retrocessione al 7° posto alle spalle di Ricciardo. La Ferrari è stata anche sanzionata con 25.000 euro di multa.

Seb e Charles hanno così gettato al vento una splendida prima fila conquistata in qualifica, nella notte italiana, con il tedesco che aveva regalato alla Rossa la quinta pole di fila (nella stessa stagione non accadeva addirittura da 36 anni). Un'altra gara da dimenticare per il team di Maranello, dopo la domenica nera di Sochi.

I guai della Ferrari hanno fatto sorridere un ottimo Alex Albon, che ha chiuso 4° centrando il miglior risultato della sua carriera alla quinta gara da pilota Red Bull. Al 5° posto invece un eccezionale Carlos Sainz, che si è confermato "best of the rest" con la sua McLaren, scavalcando per altro Gasly al sesto posto in classifica iridata.

In top 10 anche le Renault di Ricciardo e Hulkenberg (6° e 10°), lo stesso Gasly con la Toro Rosso (8°) e Perez con la Racing Point (9°). Il messicano è finito a muro nel finale, ma a causa di un glitch tecnico nel sistema di conteggio dei giri la gara era in realtà già terminata e la sua posizione è stata confermata. Male entrambe le Alfa Romeo, con Raikkonen 14° e Giovinazzi 16°.

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