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Seconde libere positive per la Ferrari che fa bene in simulazione qualifica e passo gara con Leclerc, Sainz stringe i denti
di Luca Bucceri© Getty Images
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Il venerdì di libere di F1 in Australia si chiude col miglior tempo della Ferrari di Charles Leclerc ad Albert Park. A Melbourne, su un tracciato con poco grip che ha messo in difficoltà diversi piloti, il monegasco riesce a chiudere in 1:17.277 precedendo nella classifica cronometrica la Red Bull di Max Verstappen di tre decimi abbondanti e l'altra SF-24 di Carlos Sainz (+0.430). Buona prestazione da parte delle Rosse, con riscontri positivi in termini di simulazione qualifica e passo gara. In libere 1 miglior tempo di Norris seguito da Verstappen, Russell e lo stesso Leclerc, ma sessione segnata dall'incidente di Albon, con la Williams a muro alla 8 e fortemente danneggiata. L'anglo-thailandese è stato costretto a dare forfait per la seconda sessione.
Il venerdì di libere è positivo per la Ferrari, anche se la prima giornata di sessione è sempre interlocutoria. Ma chi ben comincia è a metà dell'opera e allora tra i box del team di Maranello è possibile sorridere, con la SF-24 che risponde bene alle sollecitazioni di Charles Leclerc. Il monegasco chiude la seconda sessione davanti a Max Verstappen con tre decimi abbondanti di vantaggio, seguito dal compagno di box Carlos Sainz costretto a stringere i denti. Un po' più di fatica per lo spagnolo che deve ritrovare ritmo e confidenza al volante dopo l'operazione che lo ha costretto a saltare il GP d'Arabia, ma comunque una buona prestazione. Prestazioni che, paragonate alle Red Bull, fanno ben sperare Ferrari che è stata capace di stare davanti anche in simulazione qualifica e passo gara.
Tornando ai tempi di sessione, in top 5 si piazzano anche le Aston Martin di Stroll e Alonso, seguite dalla Mercedes di Russell e la McLaren di Piastri. Soltanto ottavo Sergio Perez, che fatica sul tracciato di Melbourne, seguito da Norris e Tsunoda per chiudere la top 10 di sessione. Male Hamilton, che non va oltre il 18° tempo, ma con una Mercedes che risolve i problemi di saltellamento tornando al fondo usato nei test pre-stagionali. Ma per la W15 c'è tanto lavoro da fare per ricucire il gap in Australia.
LIBERE 1: NORRIS COMANDA, ALBON A MURO
La prima sessione di libere che si è corsa nella notte italiana, invece, ha visto ben figurare la McLaren di Lando Norris, con la MCL38 del britannico capace di imporsi sulla Red Bull di Verstappen in 1:18.564 con 18 millesimi di vantaggio. Una sessione equilibrata nei tempi, con la Mercedes di Russell che conquista il terzo crono con 33 millesimi di distacco dal connazionale e addirittura ben cinque piloti racchiusi in un decimo. Tra questi anche Charles Leclerc in Ferrari, col monegasco che chiude col quarto tempo una sessione che lo lascia soddisfatto di quanto fatto con la sua SF-24.
Per trovare Sainz bisogna scendere all'ottavo tempo, con 122 millesimi di distacco dalla McLaren, di poco davanti alla Mercedes del futuro Ferrari Lewis Hamilton. Per lo spagnolo un po' di fatica a trovare il ritmo, ma comunque una sessione che ha dato spunti importanti dopo il ritorno in pista. A chiudere la top 10 di sessione anche Tsunoda (5° a +0.057), Perez (6° a +0.078), Stroll (7° a +0.103) e Piastri (10° a +0.354).
Una sessione, come detto, equilibrata nei tempi ma condizionata da parecchi fuori pista, con Alonso e Verstappen tra i più in difficoltà. Come difficoltà è stata registrata per la Williams di Albon che sul finire delle libere 1 ha impattato sul muro in curva 8. Nello stesso punto in cui lo scorso anno andò a danneggiare la sua monoposto, l'anglo-thailandese è uscito indenne dalla FW46 che al contrario è stata pesantemente danneggiata e costretta a dare forfait per le seconde libere. A causare l'incidente una mancanza di grip in uscita di curva, col cordolo che ha ingannato il pilota che ha perso subito il controllo della vettura. Un guaio per Williams, arrivata a Melbourne con un solo telaio e costretta a lavorare tanto per recuperare la monoposto di Albon. In caso contrario dai box verrà presa la decisione di far correre solo uno tra l'ex Red Bull e Sargeant, con Albon avanti nelle preferenze del team.