© Getty Images
© Getty Images
Terzo successo della stagione per l'olandese ed ennesima doppietta per Red Bull che piazza sul podio anche Perez davanti alla Rossa numero 55 di Sainz
di Luca Bucceri© Getty Images
© Getty Images
Il solito Max Verstappen vince il GP del Giappone, quarto appuntamento stagionale della F1. A Suzuka, in una gara con doppia partenza dopo l'immediata bandiera rossa per l'incidente che ha coinvolto Ricciardo e Albon in curva 3, l'olandese porta a casa il terzo successo del 2024 precedendo con la sua Red Bull quella del compagno di box Sergio Perez e la Ferrari di Carlos Sainz. Ai piedi del podio l'altra SF-24 di Charles Leclerc, protagonista di una gara con strategia a una sosta, col monegasco che però nei giri finali non riesce a evitare il sorpasso del compagno di box in gara libera e senza ordini di scuderia. Difficoltà, invece, per Lewis Hamilton, che dopo aver fatto passare Russell (7°) subisce numerosi sorpassi per poi chiudere nono.
Il solito Max Verstappen anche a Suzuka, con una Red Bull imprendibile e imbattibile sulla pista giapponese. Con una doppia partenza gestita nel migliore dei modi, senza timori o brividi arrecati dal compagno di box Sergio Perez che ha "vegliato" sulla RB20 del tre volte iridato, l'olandese vola e non lascia scampo a nessuno, neanche quando ritarda il pit stop perdendo per qualche giro la testa della gara. Ma superare in pista, lo sappiamo bene, non è di certo un problema per Verstappen, che riesce ad avere la meglio prima su Norris-Russell e poi su Leclerc, fuggendo di fatto con l'assist del mai pungente compagno Checo. Capace comunque di mettere la sua Red Bull davanti a tutti, eccetto a quella dell'olandese, il messicano riesce a chiudere l'ennesima doppietta per il team austriaco, con una serie di sorpassi in scioltezza che regalano punti importanti in classifica costruttori e piloti.
Ancora una volta a podio, con tre su tre (avendo una gara in meno per l'operazione per appendicite) per Carlos Sainz che chiude il GP giapponese in terza posizione al termine di 53 giri guidati a denti stretti. Nonostante qualche difficoltà e qualche errore, il madrileno riesce a portare la sua SF-24 sul gradino più basso del podio in una gara che nel finale lo ha visto duellare col compagno di box Leclerc. Senza ordini di scuderia e con gomma più fresca, lo spagnolo supera a sette dalla fine la Rossa numero 16 che però, dalla sua, porta a termine un GP da applausi.
Grande gara, infatti, per Charles Leclerc, che riesce a tirare lungo con la gomma andando con la strategia con pit stop singolo. Una sosta, tra l'altro, fatta al 27° giro dopo una piccola sbavatura in lotta con Perez, con la SF-24 che va larga rischiando tanto, ma poi capace di tenere botta sulla McLaren di Lando Norris tenuta dietro anche dopo il pit.
Alle spalle della Rossa, che lancia un chiaro messaggio per il mondiale a Red Bull, si piazza proprio la MCL38 di Lando Norris, seguita dall'Aston Martin di Fernando Alonso e dalla Mercedes di George Russell. In top 10 anche l'altra McLaren di Oscar Piastri, seguita dal citato Lewis Hamilton che ha portato a termine una gara con tante difficoltà. Nono posto per il futuro pilota Ferrari, seguito dal padrone di casa Yuki Tsunoda capace di portare sul traguardo e a punti l'unica Racing Bulls rimasta in pista, dopo che Ricciardo al primo giro è finito contro le barriere per un incidente di gara con la Williams di Albon in curva 3.
Restano a bocca asciutta la Haas di Hulkenberg, undicesimo, e la Aston Martin di Stroll. A completare l'ordine di arrivo Magnussen, Bottas e le due Alpine di Ocon e Gasly. Ennesima domenica disastrosa proprio per Alpine che non riesce a mettere in pista una monoposto che si rispetti.