Il tre volte campione del mondo sul suo futuro: "Non c'è motivo di lasciare la squadra, ma nella vita non si sa mai"
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Max Verstappen è l'uomo più atteso a Jedda, soprattutto per il tam-tam di mercato che lo vuole in trattativa con la Mercedes e in uscita clamorosa dalla Red Bull, con cui ha un contratto fino al 2028, per via della battaglia di papà Jos contro il team principal Chris Horner. Il tre volte campione del mondo non si è sottratto alle domande dei tantissimi giornalisti presenti e ha difeso a spada tratta il genitore: "Non ho chiesto a mio papà se si è pentito dei commenti, ma mio padre è molto schietto e non è un bugiardo, questo è certo. Io e mio padre siamo molto legati. Ci sentiamo tutti i giorni. Non mi vedo in F1 senza loro (il padre e il manager Raymond Vermeulen, ndr) al mio fianco".
Verstappen, subito andato a segno nel primo GP stagionale in Bahrain, spera che si abbassino i toni della polemica per il bene comune del Mondiale. "Speriamo di riuscire a lasciarci alle spalle quello che è stato detto in Bahrain, da chiunque, e di poter vivere un fine settimana un po' più tranquillo - ha spiegato il pilota olandese -. Se le cose possono esplodere? Spero di no! C’è una squadra forte, con persone capaci. Essendo suo figlio, sarebbe strano se mi trovassi contro di lui, ma non voglio assolutamente vederla in questo modo. Mi concentro soprattutto sulle prestazioni in pista. Almeno in Bahrain si è visto che non ha influito sulle prestazioni della squadra".
Altro tema caldo, il suo futuro dopo le indiscrezioni che lo vorrebbero in Mercedes nel 2025 al posto di Lewis Hamilton, promesso sposo alla Ferrari. In mattinata il team principal della Mercedes Toto Wolff aveva provato a gettare acqua sul fuoco ("Non c'è ragione che cambi. Vedremo in futuro"), poi anche Verstappen è rimasto sul vago, pur non chiudendo del tutto la porta. “Le cose dovrebbero diventare davvero folli (perché ciò accada, ndr), credo, ma non è l’obiettivo di nessuno. Sono felice nel team e le prestazioni sono buone, quindi non c’è motivo di lasciare la squadra. Ma nessuno si aspettava nemmeno che Lewis Hamilton andasse alla Ferrari. In generale, nella vita non si può mai prevedere con certezza al 100% cosa accadrà. Questo è il mio approccio, non ci penso troppo".