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Vittoria in rimonta per il campione iridato, podio per la Ferrari con Leclerc
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Lewis Hamilton vince il GP di Gran Bretagna a Silverstone, decima tappa stagionale del mondiale di Formula 1. Il pilota britannico, penalizzato di 10'' dopo l'incidente che ha causato il ritiro di Max Verstappen, chiude in rimonta davanti alla Ferrari di Charles Leclerc e l'altra Mercedes di Valtteri Bottas. Sesto posto per l'altra SF21 di Carlos Sainz, che chiude alle spalle delle due McLaren di Norris e Ricciardo
Una vittoria voluta, sudata e in rimonta dopo la penalità, il blistering e la lotta serrata. Alla fine ad avere la meglio nel GP di Gran Bretagna di Silverstone è proprio Lewis Hamilton, resosi protagonista in negativo in avvio di gara nel brutto incidente che ha visto coinvolto il leader del mondiale Max Verstappen. Un ritiro che fa rumore quello dell'olandese, ma l'importante è che stia bene dopo l'impatto da oltre 51G che lo ha visto uscire fortunatamente sulle proprie gambe dopo lo schianto alla curva Copse contro le barriere. Nonostante il ko il pilota Red Bull resta leader, ma il gap con Hamilton si riduce, con una gara che il "Re Nero" non avrebbe mai pensato di contendersi fino all'ultima curva con la Ferrari.
Sì perché nella domenica della paura per Verstappen e della rimonta di Hamilton a prendersi la scena è anche la SF21 di Charles Leclerc capace di stare davanti a tutti per oltre 50 giri prima di alzare bandiera bianca allo strapotere della W12 del campione iridato. Per il monegasco, che per larga parte della gara ha accusato problemi al motore - con guai alla gestione delle mappature- una gara da applausi e un secondo posto che sa di amaro. Ma un podio meritatissimo per il pilota Ferrari che ha gettato il cuore oltre l'ostacolo, facendo sognare la Rossa e tenendo il cuore in gola a milioni di tifosi che speravano di vedere il tricolore trionfare, una settimana dopo, ancora in terra inglese. Non è stato così, ma il secondo posto fa comunque bene all'animo del team di Maranello il cui obiettivo principale, come dichiarato da Binotto nel pre-gara, era quello di mantenere il quarto posto di partenza.
Qualcosa in più, un bottino più che positivo se si pensa che dietro alla SF21 del monegasco si piazza l'altra Mercedes di Bottas, con un gap di oltre otto secondi. Poi è spazio "papaya", con le McLaren di Norris e Ricciardo che chiudono davanti alla Ferrari di Sainz. Per lo spagnolo tanto da recriminare, dalla partenza "condizionata" dalla Sprint di ieri e il contatto con Russell, fino al pit stop prolungato che gli ha fatto perdere parecchie posizioni. Al traguardo è sesto posto, ma qualcosa di più avrebbe meritato anche l'iberico che però, già dall'Ungheria, potrà tentare di prendersi la rivincita.
Chiudono in top 10 anche Alonso, Stroll, Ocon e Tsunoda, mentre problemi tecnici hanno portato Gasly a chiudere in undicesima posizione. Sfugge ancora il primo punto in Williams per Russell, 12° davanti a Giovinazzi e Latifi. L'unica Red Bull in gara, quella di Perez, taglia il traguardo in sedicesima posizione, davanti ai soli Mazepin e Schumacher.