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Fuoco e fiamme in una struttura Aramco nelle vicinanze del circuito dove si correrà il GP dell'Arabia Saudita
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Ore di tensione e ansia a Jeddah, dove questo fine settimana si correrà la seconda tappa del mondiale di Formula 1. Pochi minuti prima dell'inizio della prima sessione di libere si è alzata una colonna di fumo a 20 chilometri dalla pista, segnale che qualcosa all'esterno del tracciato non stava andando nel verso giusto. Come segnalato da alcuni giornalisti presenti in Arabia, si sarebbe trattato di un nuovo attacco del gruppo Houthi dello Yemen a uno stabilimento petrolifero della Aramco. Si tratta dell'ennesimo attacco missilistico contro le strutture della compagnia nazionale saudita di idrocarburi che il 20 marzo era stata attaccata, dagli stessi miliziani, ipotizzando addirittura la possibilità di non far correre la F1 in Arabia.
Dopo essere venuta a conoscenza dell'accaduto, la F1 si è riunita in attesa di comunicazioni dalle autorità competenti per il prosieguo del weekend arabo. Ma intanto la FP2 sono andate regolarmente in scena, anche se con 15' di ritardo dopo una riunione avuta con i piloti. Nessun pilota ha rilasciato dichiarazioni cancellando di fatto la media session consueta dopo la FP2.
"Siamo in contatto con le autorità arabe, con F1 e FIA per garantire la necessaria sicurezza per continuare il weekend garantendo misure per il bene degli ospiti del circuito. Il weekend di gara prosegue come pianificato" si legge in un comunicato diramato dai social della pista di Jeddah.
I PILOTI RICEVONO RASSICURAZIONI SULLA SICUREZZA IN PISTA
In riunione con Domenicali i piloti hanno chiesto e ottenuto ulteriori rassicurazioni sulle condizioni di sicurezza in pista. Si correrà.
TOTO WOLFF: "HO DECISO DI RESTARE QUI, PILOTI POSSONO DECIDERE DA SOLI"
"Siamo in una zona in cui siamo al sicuro e siamo protetti. Abbiamo parlato con il ministero dello sport. Io ho deciso per me e per la mia famiglia di rimanere qui per fare le gare". Lo ha detto il team principal della Mercedes Toto Wolff ai microfoni di Sky Sport. "I piloti possono prendere una decisione da soli, è così, siamo in una democrazia".
DOMENICALI: "SIAMO AL SICURO, ANDIAMO AVANTI"
Stefano Domenicali, ceo e presidente della Formula 1: "Ho informato i piloti e i team della situazione, sulla base delle informazioni avute. Siamo qui, siamo al sicuro. Abbiamo ricevuto rassicurazioni, hanno tutti i sistemi per proteggere l'area. Ctediamo nelle autorità locali, andiamo avanti con l'evento".