Hungaroring "segnato" dall'autoscontro al via: Hamilton di nuovo leader, sorriso Ocon, non giudicabili Verstappen, Leclerc e Norris
di Stefano Gatti
FERNANDO ALONSO: VOTO 10 Lo spagnolo è uno dei pochi a restare fuori dai guai nelle concitate fasi del primo via e ripaga la buona sorte iniziale costruendo giro dopo giro una prestazione maiuscola. Gli manca lo spunto per attaccare Sainz ma vende cara la pelle nella sfida con Lewis Hamilton ed i secondi che fa perdere al campione della Mercedes sigillano la prima vittoria in Formula Uno del compagno di squadra Ocon e di Alpine F1 Team. Campione di razza e uomo-squadra, nei fatti prima che nelle intenzioni.
LEWIS HAMILTON: VOTO 9 I dialoghi via radio tra il Re Nero ed il suo team hanno spesso un che di surreale ma il binomio continua a funzionare. In larga parte grazie allo straordinario talento ed alla mostruosa motivazione di Lewis, anche quando la MERCEDES (VOTO 4 al ponte di comando delle Frecce Nere) gli complica la più favorevole delle domeniche recenti, spedendolo tutto solo sulla griglia di partenza del secondo start con le "scarpe" sbagliate mentre l'intero gruppo alle sue spalle infila la pit lane al termine del giro di ricognizione per montare gli pneumatici più adatti alla bisogna. Il duello con Alonso riconcilia tutti quanti con un GP dallo svolgimento fin troppo lineare, una volta esauriti i fuochi d'artificio del primo via.
LANCE STROLL: VOTO 3 Cinque posizioni di penalità sulla griglia di partenza del prossimo GP del Belgio sono poco più di una innocua ramanzina per il pilota canadese: Lance si rende protagonista di una manovra dalla logica introvabile o meglio perversa, innescata più dal tentativo di evitare di infilarsi nel mucchio delle monoposto fuori controllo che dal reale tentativo di prendere una scorciatoia sull'erba (bagnata) verso la gloria. Il giudizio non cambia: quello dei suoi colleghi (Leclerc in testa), mica il nostro.
ESTEBAN OCON: VOTO 9 Giusto premiare il primo successo nel Mondiale del 24enne francese, giusto anche circostanziarlo, metterlo insomma nella prospettiva a nostro modo di vedere più corretta: quella di un GP dallo svolgimento se non proprio rpetibile quantomeno anomalo. Aveva fatto il suo in qualifica, Esteban (quarta fila con Leclerc) ed anche la giusta distanza dall'epicentro del disastro gli ha permesso di passare indenne la trappola della prima curva. Poi però si è difeso con grinta, gestendo una situazione per lui inedita (in Formula Uno). Come sempre in questi casi, il difficile viene adesso.
VALTTERI BOTTAS: VOTO 4 Scattare maluccio al semaforo può capitare ed al finlandese succede piuttosto spesso. Innescare un carambola multipla che ha messo subito ko cinque monoposto (compresa la sua) fa ugualmente parte della casistica di un Gran Premio di Formula Uno. Di fatto però Valtteri ha infilato l'ennesima perla di un collezione che - uno svarione dopo l'altro - lo sta inesorabilmente portando ai margini del Mondiale, in chiave 2022.
SEBASTIAN VETTEL: VOTO 8,5 Accarezza a lungo il sogno della vittoria, si "accontenta" di un grande secondo posto per poi incassare la beffa della squalifica (Aston Martin ricorrerà in appello). Ma resta la prestazione di Seb: quando serve un po' di "mestiere", il quattro volte iridato trova ancora il modo di lasciare il segno. Per non parlare del confronto impietoso con il proprio compagno di squadra...
CARLOS SAINZ: VOTO 7 Quando una qualifica deludente (comprensiva di uscita di pista contro le barriere) si trasforma in un colpo di fortuna. Anzi, nella distanza dalle prime file che permette allo spagnolo di "fotografare" per tempo la situazione emergenziale che gli si para davanti alla visiera e reagire, imboccando la "via di fuga" giusta: quella che porta fuori dai guai e nelle posizioni di testa . Il resto del GP del madrileno è un inseguimento al podio, che poi arriva a power unit spenta grazie alla squalifica di Vettel. Con la sensazione che Leclerc (non fosse incappato nello sciagurato Stroll) avrebbe forse messo in pista l'impresa sfiorata quindici giorni fa a Silverstone.
Ecco, appunto, CHALES LECLERC: SENZA VOTO, ovviamente. E come lui MAX VERSTAPPEN, SERGIO PEREZ e LANDO NORRIS. Il monegasco, il britannico ed il messicano hanno dovuto abbandonare dopo poche centinaia di metri, il leader del Mondiale ha completato "stoicamente" la distanza ma è riuscito a strappare solo il punticino del decimo posto. Ininfluente ai fini della corsa al titolo? Non è detto, in un Mondiale che resta aperto ed incerto come non accadeva da anni, anche se la RED BULL (VOTO 6,5) di questo scorcio d'estate sembra aver perso lo smalto di un mese fa.